#StopGlifosato: oggi al via ultimo round discussioni in Europa
L’Italia confermi la sua posizione contraria al glifosato e assuma la leadership di una coalizione di Paesi che mettano al primo posto la difesa della salute e dell’ambiente. È quanto chiede la Coalizione #StopGlifosato in vista dell’odierno avvio, a Bruxelles, della discussione in sede tecnica sulla proroga di 10 anni all’uso del glifosato in Europa. La riunione politica ci sarà il prossimo 5 ottobre ma la preoccupazione della sigla, che riunisce diverse associazioni contrarie all’uso di questo erbicida, è che alla fine si arrivi a un nuovo via libera nei confronti del glifosato, nonostante i pesanti dubbi sull’indipendenza delle valutazioni scientifiche fatte dalle istituzioni europee.
Nelle discussioni di questi giorni, e in vista della riunione del 5 ottobre, si getteranno le basi – dice la Coalizione – per decidere “se i cittadini europei continueranno o no a vivere sotto la minaccia di una sostanza chimica che l’Organizzazione mondiale della sanità giudica ‘probabilmente cancerogena’ e che è invece stata assolta dagli enti europei di controllo, con procedure che hanno richiamato l’attenzione della stampa e del mondo scientifico, visto che le opinioni risultano pesantemente inquinate dalle richieste e dalle ricerche dell’azienda produttrice”.
“La Francia ha già annunciato il suo parere contrario, è importante che l’Italia, come ha fatto in altre fasi con le posizioni del Ministro Martina, confermi la posizione contraria ad una nuova autorizzazione per il glifosato – dice la Coalizione #StopGlifosato – Il rischio però è che comunque si formi un blocco di Paesi decisamente a favore del glifosato e che contro questo blocco non ci sia un impegno comune e deciso dei nostri governi”. La Coalizione chiede dunque all’Italia di assumersi la leadership europea della battaglia contro l’erbicida e “ai ministri Martina, Galletti e Lorenzin – dice la portavoce Maria Grazia Mammuccini – di prendere la testa di una coalizione di paesi che puntano sulla salute dei cittadini, la qualità dei cibi e la difesa dell’ambiente: elementi, tutti questi, fondativi della identità europea. È essenziale che l’Italia mantenga la sua posizione, ma è anche importante che si attivi a livello europeo perché il verdetto tecnico di domani (oggi, ndr) vada nella direzione giusta”. E chiede inoltre specificamente al nostro Governo di seguire il percorso intrapreso dall’Austria dove l’agenzia austriaca per la sicurezza alimentare ha chiesto alla Commissione europea un’indagine ufficiale sul presunto plagio della valutazione di rischio.
“Il Governo austriaco – ricorda Mammuccini – ha chiesto che non si prendano decisioni sul glifosato senza prima aver fatto chiarezza sulla vicenda dei ‘Monsanto papers’, cioè della intromissione della multinazionale produttrice dell’erbicida nelle ricerche teoricamente indipendenti svolte dalle agenzie europee ECHA e EFSA, che hanno assolto il glifosato dai sospetti di cancerogenicità. Un’assoluzione – dice la portavoce della Coalizione – che rispecchia un vero e proprio ‘copia e incolla’ dei documenti forniti dai produttori, come denunciato – e non smentito – sui media. Si tratta di un episodio, su cui i governi europei non possono tacere: occorre far chiarezza e subito”.