
“Stop TTIP”: l’approvazione del partenariato va fermata. Pronti a manifestare
Il 7 maggio prossimo sarà il giorno della grande manifestazione italiana contro il Partenariato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti (TTIP) che coinvolgerà movimenti, organizzazioni sindacali e consumeristiche, associazioni ambientaliste, contadine e della piccola impresa. Gli obiettivi e i contenuti dell’evento saranno illustrati domani, durante una conferenza stampa, dagli organizzatori campagna “Stop TTIP”. Ma in cosa consiste il TTIP e quali sono i principali aspetti che non convincono i sostenitori del fronte del “No”.
Il partenariato in questione è un accordo commerciale di libero scambio l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America stanno negoziando ormai da tempo. La discussione sul trattato è ancora aperta, non solo tra le parti ma anche a livello di politica interna e gruppi che ne seguono l’evoluzione. Alcuni sostengono che l’accordo prevedrà un assoggettamento delle legislazioni di USA e UE alle regole del libero scambio stabilite solo dalle grandi aziende, secondo altri , più favorevoli, permetterebbe di facilitare i rapporti commerciali tra Europa e Stati Uniti, aumentando le opportunità economiche e di sviluppo, un aumento dell’esportazioni e anche dell’occupazione.
Ad essere coinvolti dalle indicazioni del trattato saranno i 50 Stati USA e 28 paesi UE, per un totale di 820 milioni di cittadini. Considerando che la somma del PIL di Stati Uniti e Unione Europea corrisponde a circa il 45% del PIL mondiale (Fondo Monetario Internazionale, 2013), non è difficile immaginare che si tratti di un accordo d’impatto globale di importanza storica. Le organizzazioni della Campagna “Stop TTIP” Italia hanno quindi cercato di smuovere l’attenzione generale su questo argomento “di cui si parla poco e spesso sommariamente”, sottolineano dal comitato.
Alla conferenza stampa di domani interverrà l’ex deputata e parlamentare democratica americana Sharon Treat, docente di diritto ambientale e analista di politiche pubbliche, esperta di commercio internazionale, per illustrare gli ultimi sviluppi dei negoziati tra Unione Europea e USA sul TTIP. Sharon Treat, anche grazie alla sua esperienza costruita come deputata e senatrice del Maine, metterà in luce gli effetti sull’ambiente, sulla salute dei cittadini, sulle politiche agricole di un’eventuale approvazione del TTIP.
Durante sarà presentato il report “Il TTIP fa bene all’agricoltura italiana?”, redatto da Monica Di Sisto, vice presidente di Fairwatch e portavoce della Campagna, nel quale si evidenziano gli aspetti più pericolosi del trattato internazionale in relazione al settore agricolo del nostro Paese.
