porta la sporta

Ci sono due contatori che colpiscono sul sito della campagna per la riduzione dello spreco Porta la sporta. Il primo è quello che conta i sacchetti di plastica consumati quest’anno e scorre rapidissimo, come pure fa il contatore che segnala i numeri dell’acqua in bottiglia in Italia. L’Italia del resto è al primo posto in Europa per consumo annuo procapite, con 193 litri circa di bottiglie di plastica utilizzate in un anno, delle quali il 30% riciclate. La campagna per la riduzione dello spreco parte domani.
Giunta alla terza edizione, Porta la sporta è promossa da Comuni Virtuosi, WWF, Italia Nostra, Touring Club Italiano e Adiconsum e ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di ridurre lo spreco, superare la cultura dell’usa e getta e aderire a forme di consumo consapevole.
Quello che viene proposto, a partire dal superamento dei sacchetti di plastica e delle modalità di consumo usa e getta per continuare con la necessità di ridurre gli imballaggi inutili, è un cambiamento complessivo degli stili di vita e di consumo, in modo che abbiano un impatto ridotto sull’ambiente. “Si è scelto di  partire dal sacchetto di plastica – spiegano i promotori della campagna – in quanto emblema del nostro consumismo per provocare un ripensamento sull’uso improprio della plastica nell’usa e getta e sull’assurdità di sprecare energia e risorse preziose per soddisfare comodità momentanee e compromettere il futuro delle generazioni a venire. Allo stesso tempo la campagna, in sinergia con le associazioni partner, propone ai protagonisti della filiera alimentare, dai produttori ai distributori, di velocizzare un processo di cambiamento che metta i consumatori in condizione di acquistare prodotti a basso impatto di imballaggio o prodotti sfusi a livello capillare”.
La nuova edizione della campagna – che terminerà il 22 aprile in occasione della Giornata mondiale della terra – vede il coinvolgimento di oltre 100 comuni e 14 province, cui si sono aggiunte 23 insegne della grande distribuzione organizzata.
Quest’anno viene lanciata una competizione chiamata “Sfida all’ultima sporta” e dedicata ai comuni che vorranno gareggiare, per sei mesi, per diventare il comune “più amico della sporta”: quello che riuscirà, con una lavoro di comunità, a raggiungere il più basso consumo di sacchetti monouso a persona avrà una somma pari a 20 mila euro che verranno spesi per la scuola locale. La competizione – possono partecipare comuni fra 8 mila e 16 mila abitanti che abbiano un indice di raccolta differenziata non inferiore al 55% – si ispira a un’iniziativa analoga che c’è stata negli Stati Uniti nel 2009, nota come  “Reusable Bag Challenge”, che ha visto protagoniste oltre 30 cittadine del Colorado e un’intera contea, con un risparmio complessivo di oltre 5,3 milioni di sacchetti di plastica.


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