
Stop all'uccisione dei pulcini maschi, presentata un’interrogazione parlamentare (foto Pixabay)
Stop all’uccisione dei pulcini maschi, presentata un’interrogazione parlamentare
A seguito della proiezione realizzata da Animal Equality sul Colosseo, l’On. Evi ha presentato un’interrogazione per sollecitare l’applicazione del divieto di uccisione dei pulcini maschi
A seguito della proiezione realizzata da Animal Equality a Roma sul monumento simbolo della Capitale, “l’On. Eleonora Evi è intervenuta alla Camera – riferisce l’organizzazione ambientalista in una nota – denunciando l’inazione del governo, che tarda a pubblicare i provvedimenti mancanti necessari per attuare concretamente la legge che mira a vietare definitivamente entro il 2026 l’uccisione dei pulcini maschi in Italia“.
Uccisione dei pulcini maschi, l’interrogazione presentata in Parlamento
“Morire triturati vivi: trenta milioni di pulcini fanno questa fine atroce perché sono considerati uno scarto – ha dichiarato l’On. Evi – Nell’epoca della produzione alimentare industriale intensiva e insostenibile, la vita di un essere vivente non ha alcun valore, se non ha una funzione precisa nella macchina infernale di produzione, e quindi questi animali possono essere uccisi. Questa strage continua anche oggi, nel 2025, nonostante ben tre anni fa sia stata votata una legge per fermare questo orrore, perché mancano i decreti attuativi”.
In particolare, nell’interrogazione depositata, la deputata chiede quali iniziative il Ministero dell’Agricoltura intenda assumere per sostenere finanziariamente gli operatori del settore al fine di aggiornare i processi produttivi, introducendo le tecnologie più performanti, e con quali tempistiche verranno adottati i provvedimenti attuativi.
L’interrogazione si aggiunge all’interrogazione depositata lo scorso anno dagli Onorevoli M5S Alessandro Caramiello, Sergio Costa e Susanna Cherchi – ricorda l’organizzazione ambientalista – per sollecitare una risposta del governo sui provvedimenti in sospeso.
La denuncia di Animal Equality
Animal Equality ha denunciato più volte il mancato intervento del governo, anche attraverso delle manifestazioni condotte davanti ai ministeri nel 2024.
“L’industria alimentare – afferma Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia – considera i pulcini maschi come scarti di produzione e per questo motivo li abbatte poche ore dopo averli fatti nascere. Migliaia di cittadini hanno sottoscritto una petizione contro questa pratica e il parlamento ha votato una legge, ormai quasi tre anni fa, in linea con i divieti stabiliti anche in Francia, Germania e Olanda. Da parte del governo italiano i ritardi nella pubblicazione dei provvedimenti sono gravi: evitare la loro emanazione tradisce la fiducia delle persone, viola un mandato preciso del legislatore e legittima un sistema che sfrutta e uccide gli animali a scopo alimentare quando invece potrebbe e dovrebbe evitarlo”.
