Eurobarometro, come si esce dalla crisi? Con più cooperazione tra i Paesi UE
Gli europei vedono la luce che li porta fuori dal tunnel della crisi? Secondo l’85% dei cittadini per superare la crisi gli Stati membri dovranno cooperare più strettamente fra loro e il 41% (un punto in più rispetto alla primavera) crede che l’UE stia andando nella giusta direzione per uscire dalla crisi e affrontare le nuove sfide globali. Sono i dati principali dell’ultimo Eurobarometro, il sondaggio semestrale realizzato dalla Commissione europea, attraverso colloqui individuali svolti tra il 3 e il 18 novembre 2012. In totale sono state intervistate 32.731 persone nei 27 Stati membri dell’UE e nei paesi candidati.
I cittadini continuano, quindi, a vedere nell’UE il soggetto più efficace, ben più dei governi nazionali, per affrontare gli effetti della crisi economica, anche perché si rendono ben conto dell’attuale situazione di difficoltà.
L’UE rimane in prima posizione (23%, +2), seguita dai governi nazionali (20%), dal G20 (14%, stabile) e dal Fondo monetario internazionale (15%, -2). I principali motivi di preoccupazione dei cittadini europei sono, a livello personale, l’inflazione (44%, -1) e, a livello nazionale, la disoccupazione (48%, +2), la situazione economica in generale (37%, +2), l’inflazione (24%, stabile) e il debito pubblico (17%, -2).
Per gli europei, le questioni più urgenti cui l’UE deve far fronte in questo momento sono: la situazione economica in generale (53%, -1), la disoccupazione (36%, +4) e lo stato delle finanze pubbliche degli Stati membri (32%, -2).
Come nei sondaggi precedenti, le risposte relative alla situazione delle economie nazionali differiscono notevolmente da uno Stato membro all’altro: mentre in Svezia e in Germania tre quarti della popolazione giudica buona la situazione economica, questa opinione è condivisa da meno del 10% degli abitanti di dieci altri Stati membri e da meno del 2% in Spagna e in Grecia. Infine, i cittadini europei continuano ad approvare le iniziative per la crescita, la stabilità e l’occupazione messe a punto nell’ambito di Europa 2020, la strategia di crescita economica dell’UE.