Stamina, Federconsumatori chiede sospensione sperimentazione
La vicenda del metodo Stamina continua a destare più di qualche perplessità. Ieri si è riunita la Commissione Scientifica ministeriale che esamina il protocollo clinico di Stamina, ma nulla di preciso è trapelato. La parola è passata al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e non si sa se ci saranno altre riunioni. Intanto Federconsumatori chiede la sospensione della sperimentazione poiché la priorità è quella di garantire l’assoluta sicurezza dei pazienti, di ripristinare il rispetto della dignità e dei diritti dei malati e dei loro familiari.
L’Associazione, che da tempo segue con attenzione la vicenda, rilancia le perplessità che ultimamente sono emerse relativamente alla sperimentazione di tali cure. Diversi sono gli appelli di autorevoli scienziati che chiedono espressamente di mettere fine alla sperimentazione, ponendo un particolare accento sulla tutela della salute dei pazienti e sulla difesa del sistema sanitario.
All’inizio di agosto un gruppo di 20 scienziati italiani, massimi esperti della ricerca su cellule staminali, hanno chiesto al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin di rendere pubblico il Protocollo Stamina, mettendo in evidenza che, di fronte ad un protocollo non protetto da brevetto e di cui non si trova traccia nella letteratura scientifica, il Governo ha il dovere di fare chiarezza e garantire rispetto e tutela della salute.
A questo appello se n’è aggiunto un altro di 5 scienziati italiani che hanno detto no alla segretezza del protocollo e alla sperimentazione del metodo Stamina. Le ragioni dell’appello parlano di farmaci imperfetti e pericolosi, di manipolazioni di informazioni, plagio, abusi ed illegalità diffuse.
E ieri l’Associaizone Luca Coscioni ha inviato una lettera al Presidente della Commissione Fabrizio Oleari e per conoscenza a tutti gli esperti che la compongono, per chiedere precisi chiarimenti sulle dichiarazioni rilasciate da Davide Vannoni nella trasmissione ‘Il Maratoneta’ andata in onda sabato scorso su Radio Radicale , e affinché il Sistema Sanitario Nazionale non si faccia carico di tale sperimentazione. Nella lettera si sottolinea che “c’è una inchiesta in corso da parte della procura di Torino. La comunità scientifica nazionale ed internazionale si è espressa contro la sperimentazione di tale metodo, di cui al momento non si conosce nulla e che ha creato un pericoloso precedente in violazione di norme italiane e comunitarie, subendo anche un’ordinanza di blocco da parte dell’organismo competente l’Aifa, a seguito di una ispezione dei Nas.”
Federconsumatori ribadisce l’urgenza di fare chiarezza sulla sperimentazione di quello che, tra l’altro non è nemmeno l’autentico metodo Stamina ma, come dichiarato dallo stesso Vannoni, è una “versione semplificata” in modo da poter essere utilizzata da inesperti. “Nell’attesa che sia fatta luce sulla vicenda chiediamo la sospensione della sperimentazione. La priorità è quella di garantire l’assoluta sicurezza dei pazienti, di ripristinare il rispetto della dignità e dei diritti dei malati e dei loro familiari”.
Come le capre del metodo Di Bella contro il cancro.
Meglio affidarsi a Dio.
Almeno non costa nulla e se il miracolo non interviene si accetta la rassegnata formula:
“Sia fatta la Sua volontà”.