Smartphone: a Fa’ la cosa giusta i cellulari sono “eticamente corretti”
Da dove provengono i materiali della tecnologia che portiamo in tasca tutti i giorni? Qual è il loro impatto ambientale e sociale? Queste le domande rivolte idealmente ai consumatori da Fairphone, impresa sociale olandese che dal 2013 produce smartphones etici, alla XIV fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, Fa’ la cosa giusta (10-12 marzo 2017). Quesiti che lanciano una sfida: costruire un movimento per un’industria elettronica più sostenibile. Un’idea che è nata nel 2010 con un campagna di sensibilizzazione sui minerali estratti da zone di conflitto, e che si è trasformata in un prodotto unico, Fairphone.
Si tratta del il primo smartphone realizzato con materie prime provenienti da filiera etica, non situate in aree di conflitto, che usa materiali riciclati e applica processi produttivi non dannosi per l’ambiente e per i lavoratori.
Ne è scaturito un successo: oggi più di 100.000 persone possiedono un Fairphone e la comunità social che sostiene il progetto conta 250.000 membri tra Facebook, Twitter e il forum Fairphone. «Insieme alla nostra community stiamo cambiando il modo di creare i prodotti» spiegano i rappresentanti di Fairphone. «Lo smartphone da noi proposto è di fascia medio-alta, di qualità poco al di sotto del top di gamma, con una struttura modulare e la disponibilità di pezzi di ricambio facilmente sostituibili, che lo rende ancora più sostenibile».
«Il nostro telefono racconta la storia di centinaia di persone che hanno contribuito alla sua creazione» sottolineano da Fairphone . «Vogliamo creare un impatto positivo, sociale e ambientale, dall’inizio alla fine della vita di un telefono. Ecco perché creiamo i nostri prodotti perché durino a lungo, non solo come stile ma anche come usabilità: li progettiamo perché le riparazioni siano più facili possibili. Motivo per cui abbiamo prodotto il primo telefono modulare al mondo, costruito per essere riparato. In questo modo si potrà sostituire solo la parte necessaria al buon funzionamento, non tutto il dispositivo. Inoltre, utilizziamo materie prime sempre meno tossiche e dannose, soprattutto per chi le lavora, estraendo da siti che sostengono le popolazioni in difficoltà o che abbiano prestazioni più sostenibili, e incrementando l’utilizzo di risorse riciclate e/o rinnovabili».
Perché scegliere Fairphone? «I prodotti elettronici di consumo hanno spesso una data di scadenza, devono essere aggiornati o rimpiazzati non appena qualcosa di più nuovo viene messo sul mercato. Noi ci battiamo contro l’andamento del mercato secondo cui un telefono medio viene sostituito ogni 18 mesi, creando un gigantesco impatto ambientale. Mentre la tecnologia fa passi da gigante, i consumatori perdono l’abilità di modificare, riparare e capire pienamente come possono utilizzare più a lungo i propri dispositivi» aggiungono i rappresentanti di Fairphone.
In più con Fairphone si offrono migliori condizioni di lavoro. «La maggior parte degli smartphone è prodotta in Cina, ma i bassi costi e la velocità di produzione ricadono sulle spalle dei lavoratori. Vogliamo migliorare le condizioni di lavoro nel cuore dell’industria elettronica, includendo salute e sicurezza, rappresentanti dei lavoratori e orari di lavoro» commentano da Fairphone.
di Marianna Castelluccio