Le sigarette elettroniche continuano a far parlare di sé. Mentre non si fermano i sequestri (ieri a Sansepolcro, vicino Arezzo, i Carabinieri hanno sequestrato in un negozio 60 sigarette elettroniche risultate non conformi alle norme vigenti) i tabaccai chiedono che si blocchi la vendita di questi prodotti visto che l’incertezza dell’applicazione delle leggi sta portando un danno al Fisco di 1 miliardo di euro e mette in crisi  una categoria già provata dal contrabbando. L’UniontabItalia (Unione operatori del tabacco Italia), aderente a Confimprese, ha presentato un ricorso al Tar del Lazio per bloccare la vendita delle sigarette elettroniche “essendo un surrogato o, meglio, un modo di consumare nicotina, quindi di produrre sigarette senza cartina e in forma liquida”. Lo annuncia Enzo Perrotta, presidente dell’associazione: “Il prodotto contenente nicotina va opportunamente tassellato dal Monopolio prevedendo l’accise come per le tradizionali sigarette – spiega Perrotta – Le leggi che regolano la distribuzione dei tabacchi impongono ciò ma soprattutto impongono la distribuzione in maniera selettiva e ben definita”.
Secondo l’associazione dei tabaccai “l’incertezza e la tardività dell’applicazione delle leggi esistenti sta portando un danno annuo all’Erario di 1 miliardo di accise ed una forte danno ad una categoria fortemente provata anche dal contrabbando delle bionde che in un momento di crisi sta fortemente tornando alla ribalta per le strade di molte aree metropolitane”. L’UniontabItalia riconosce che “il prodotto in questione arreca danno in misura minore della sigaretta tradizionale ma è certificato da diverse Università italiane che fa danno comunque ai consumatori”.
A tal proposito Federconsumatori ricorda che il 23 aprile scorso è scattato il divieto di vendita ai minori delle sigarette elettroniche, disposto dal Ministero della Salute che ha avuto, rispetto alle sigarette elettroniche, un atteggiamento prudente, considerando gli esiti contraddittori emersi dagli studi effettuati su questi dispositivi. I dubbi e le criticità sono diversi:


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  • in merito agli effetti sulla salute, i dati disponibili non sono ancora sufficienti a stabilire con esattezza le possibili ripercussioni.  Secondo l’ISS (Istituto Superiore di Sanità) non è possibile escludere la possibilità di danni derivanti dall’uso della sigaretta elettronica, in particolare per i più giovani. Attualmente, quindi, non è possibile considerare la sigaretta elettronica un’alternativa sicura a quella tradizionale, così come non si possono escludere danni alla salute dei non fumatori derivanti dal fumo passivo, in particolare per soggetti particolarmente sensibili (persone con patologie respiratorie, donne in gravidanza, bambini).

1 thought on “Sigarette elettroniche, tabaccai chiedono di bloccare la vendita

  1. “essendo un surrogato o, meglio, un modo di consumare nicotina, quindi di produrre sigarette senza cartina e in forma liquida”
    Non iniziamo a prendere in giro la gente, il Monopolio sulle sigarette, o meglio, sul TABACCO, non ha nulla a che vedere con la NICOTINA. E i liquidi per le sigarette elettriche prodotti in italia NON sono ricavati dall’estrazione del tabacco, come capita in altre nazioni. La sigaretta elettrica è un modo per assumere NICOTINA non TABACCO, in maniera differente, cosi come fanno i Cerottini della farmacia.
    Si sta cercando di uscire dalle storiche sigarette avvelenate e qualcuno pensa bene di remare contro solo per proprio tornaconto personale.

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