Il consumatore digitale è uomo. Acquista online almeno una volta al mese. Compra in rete soprattutto per trovare prezzi più convenienti. I consumatori digitali italiani spendono con maggior frequenza per cultura e intrattenimento, abbigliamento ed elettronica. L’Italia ha due peculiarità rispetto ad altri paesi europei: è il paese con meno partecipazione femminile nello shopping online ed è quello dove il mobile è lo strumento preferito per l’ecommerce. L’identikit del consumatore digitale italiano è tracciato da idealo, il portale internazionale di comparazione prezzi per gli acquisti online.

Con che frequenza gli italiani comprano online? “Alla guida del mercato digitale italiano – spiega Idealo nella ricerca –  restano i consumatori abituali, ovvero quelli che comprano almeno una volta al mese, ma in numero maggiore (al 56%, in crescita del 4,6% rispetto al 2016); seguono gli intensivi, in azione una o più volte alla settimana (al 22%) allo stesso livello degli sporadici, che acquistano una volta ogni trimestre o meno (al 22%). Sulla base di questi numeri, la percentuale di chi effettua in media almeno un acquisto al mese è pari al 78%. Questa segmentazione mostra che un e-consumer italiano su due acquista una volta al mese se non di più”.

In Italia gli uomini che acquistano online sono in maggioranza rispetto alle donne (il 61,3% contro il 38,7%). Si tratta di una tendenza presente anche in altri paesi europei dove acquistano online più spesso gli uomini, ma l’Italia è la nazione (rispetto a Austria, Regno Unito, Germania, Spagna e Francia) con la minor partecipazione al femminile nello shopping online, mentre il paese dove c’è più parità di genere rispetto al fenomeno e dove le donne sono più attive è invece la Spagna (uomini al 53,8% e donne al 46,2%).

In media il consumatore digitale italiano è uomo, tendenzialmente tra i 35 e i 44 anni (per il 26,9%); la fascia di età che va dai 45 ai 54 anni copre il 21,3%. Cresce l’interesse da parte dei giovani dai 25 ai 34 anni (ora al 20,5%). Le fasce più estreme del campione (dai 18 ai 24 anni e dai 55 anni in su) sono quelle meno coinvolte, probabilmente per minori possibilità economiche o per minore attitudine all’uso di mezzi digitali.

Lo shopping online continua a essere trainato dal fattore prezzo. La principale motivazione che fa scegliere di comprare online è la possibilità di trovare prezzi più vantaggiosi grazie al web e questo vale per tutti i paesi.” La ricerca di prezzi più convenienti – spiega Idealo – è il motivo principale per ben il 75% degli intervistati (in crescita rispetto al 63% dello scorso anno); tra le altre motivazioni, quelle più gettonate sono la possibilità di confrontare facilmente i prodotti tra loro (al 41%) e di leggere il parere di altri utenti grazie a commenti e recensioni (40%)”.

Un consumatore su quattro in Italia usa dispositivi mobili per l’ecommerce, ma con la differenza fra l’uso di smartphone e tablet per cercare informazioni e l’acquisto puro. Il dispositivo privilegiato per comprare online rimane infatti il Pc (al 91%), ma un buon 29% acquista direttamente dal proprio smartphone o dal proprio tablet (22%). Se invece si tratta di reperire informazioni, le modalità di ricerca sono più diversificate e vanno verso la mobilità: il 46,2% preferisce l’uso del PC, il 43,8% si informa tramite smartphone e il 10% tramite tablet. Nel confronto con le altre nazioni, l’Italia guadagna un primato: è il paese dove il mobile è lo strumento preferito per l’e-commerce. Nelle altre nazioni c’è ancora una maggioranza netta per uso del PC anche dal punto di vista informativo.

Cosa si compra online? Al primo posto fra le spese più frequenti dei consumatori digitali italiani ci sono il settore cultura e intrattenimento (al 65%), l’abbigliamento (al 64%) e il comparto elettronica (sempre al 65%). Sono  la tecnologia (con il 66%) e l’abbigliamento (con il 48%) quelli per i quali si usa di più la comparazione prezzi online: partendo da costi a volte alti, i consumatori si informano di più potendo spesso contare, online, su possibilità di risparmio più consistenti.

Da sottolineare anche le modalità di pagamento e consegna scelti dagli italiani. Non sono ancora molti, rileva Idealo, i consumatori che pagano online con carta di credito (usata dal 22% degli intervistati, un dato comunque in aumento rispetto al 20% dello scorso anno). Diminuisce la preferenza accordata a PayPal (al 54%, invece del 60% del 2016). A seguire ci sono le carte prepagate Postepay (al 16%, +2% rispetto all’anno precedente) e i pagamenti in contrassegno e tramite bonifico, in percentuali minori.


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