“Sharing gets you further”: con la condivisione arrivi più lontano. È questo lo slogan scelto quest’anno per la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile. Si parte domani, 16 settembre, fino ad arrivare al 22. L’iniziativa, nata nel 2002, ha sempre cercato di influire sulla mobilità del trasporto pubblico urbano, incrementando il livello di salute pubblica e qualità della vita. La campagna dà anche la possibilità di esplorare il ruolo delle strade e di sperimentare soluzioni pratiche per affrontare le sfide della città.

La mobilità condivisa è un modello di trasporto emergente, intelligente e innovativo, con il potenziale per ridurre il numero di veicoli sulle strade”, ha dichiarato la Commissaria per i Trasporti, Violeta Bulc.

Ogni auto condivisa equivale a 15 auto private in meno sulle strade. Ma il fenomeno non riguarda solamente le auto; è in atto una vera e propria esplosione dei sistemi di condivisione delle biciclette in numerose città in tutta l’UE. “Questa tendenza è importante, in quanto è necessario garantire che il futuro della mobilità urbana sia condiviso e sostenibile”, ha aggiunto la Commissaria

Le soluzioni di mobilità condivisa sono effettivamente in grado di ridurre la congestione e l’inquinamento atmosferico e di contribuire sensibilmente alla decarbonizzazione del trasporto urbano, che è responsabile di circa il 23% delle emissioni di gas serra dell’UE. Sono dunque essenziali se l’Europa vuol essere “leader nella lotta contro i cambiamenti climatici”, come auspicato dal Presidente Juncker nel suo discorso sullo stato dell’Unione.

Elementi quali la congestione del traffico, il livello di incidentalità, le emissioni inquinanti, un trasporto pubblico non rispondente alle esigenze dei cittadini, il degrado delle aree urbane e il consumo di territorio (causato dalla realizzazione di strade e infrastrutture chiamate ad ospitare sempre più veicoli) sono le criticità che ruotano intorno al tema della mobilità nei centri urbani.

I trasporti stradali producono più di un quarto del totale delle emissioni inquinanti. In Italia l’86,4% degli spostamenti motorizzati urbani avviene con mobilità individuale e solo il 13,6% con mezzi collettivi. Percentuali ben più alte rispetto a quelle delle altre metropoli europee confermate anche dai dati sul possesso delle automobili: 62 auto ogni 100 abitanti, molto più della media europea.

La settimana europea della mobilità, nata nel 2002, ha sempre cercato di influire sulla mobilità del trasporto pubblico urbano, incrementando il livello di salute pubblica e qualità della vita. Nel corso dei sette giorni, è prevista una serie di eventi, come le giornate senza auto in tutta Europa, e la seconda edizione della giornata europea senza vittime della strada, che mira a sensibilizzare sul tema della sicurezza stradale. La campagna dà anche la possibilità di esplorare il ruolo delle strade e di sperimentare soluzioni pratiche per affrontare le sfide della città.

Elementi quali la congestione del traffico, il livello di incidentalità, le emissioni inquinanti, un trasporto pubblico non rispondente alle esigenze dei cittadini, il degrado delle aree urbane e il consumo di territorio (causato dalla realizzazione di strade e infrastrutture chiamate ad ospitare sempre più veicoli) sono le criticità che ruotano intorno al tema della mobilità nei centri urbani.

Stando ai dati, infatti, i trasporti stradali producono più di un quarto del totale delle emissioni inquinanti. In Italia l’86,4% degli spostamenti motorizzati urbani avviene con mobilità individuale e solo il 13,6% con mezzi collettivi. Percentuali ben più alte rispetto a quelle delle altre metropoli europee confermate anche dai dati sul possesso delle automobili: 62 auto ogni 100 abitanti, molto più della media europea.

In Italia, in occasione della Settimana 2017, partirà “Mobilitime, è tempo di muoversi”, il progetto di Cittadinanzattiva per promuovere l’adozione da parte dei cittadini di nuovi modelli di trasporto più sostenibili e responsabili, a partire dalle principali criticità e punti di forza che saranno essi stessi a individuare.

La promozione di una nuova cultura della mobilità rappresenta la strategia più adeguata, nel lungo periodo, per affrontare le questioni connesse alla congestione delle città. “Sensibilizzare le persone e le autorità ad adottare un nuovo modello, più sostenibile, basato sull’attenzione ai temi ambientali e la condivisione, con un forte orientamento alla multi modalità e all’interoperabilità dei mezzi e ad un approccio più sostenibile al mondo dei servizi pubblici locali, rappresenta per Cittadinanzattiva una priorità”, ha dichiarato Antonio Gaudioso, segretario generale dell’associazione.

Nel corso della settimana saranno realizzate 15 iniziative di divulgazione e sensibilizzazione in diverse città italiane con distribuzione di materiale informativo gratuito ai cittadini. Sarà inoltre realizzata la terza edizione della consultazione civica sulla mobilità sostenibile, con particolare attenzione alla mobilità urbana e alla sharing mobility. Attraverso questa consultazione è sarà possibile raccogliere il punto di vista dei cittadini, evidenziare i rischi e le opportunità connesse allo svilupparsi e diffondersi delle nuove forme di mobilità e maturare proposte da portare all’attenzione di stakeholder di settore e decisori politici, così da continuare ad essere presenti nel complesso dibattito pubblico in corso sul tema.

Inoltre, da oggi, 15 settembre, prenderà il via un concorso fotografico che coinvolgerà le piattaforme social Facebook, Instagram e Pinterest. Attraverso il concorso sarà possibile mantenere alta l’attenzione sul tema della mobilità sostenibile, coinvolgendo un ampio target attraverso la modalità social. Il concorso si pone come obiettivo una finalità sociale, ovvero svolgere un’azione di sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile.


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