Dopo la multa (salata) inflitta dall’Antitrust, TicketOne ha annunciato di voler ricorrere dinanzi al Tar Lazio, ritenendo le accuse inconsistenti e fondate su una incompleta e forviante interpretazione dei fatti. Battaglia annunciata anche da parte di StubHub (alias Ticketbis) che, tramite un suo portavoce, ha dichiarato: “Crediamo che questa multa non sia supportata da alcuna argomentazione legale ma che si basi piuttosto sui recenti eventi che hanno riguardato alcuni operatori del mercato secondario, e non Ticketbis”. ICA (International Compliance Association) ha confermato la legittimità del modello di business di Ticketbis”.“Mentre le contestazioni riguardano l’obbligo di indicare il prezzo originario e gli esatti dettagli del posto. Non c’è alcuna base legale per questo e faremo ricorso contro questa parte della decisione”.

Liberi di adire le vie legali. È un loro diritto”, afferma Massimiliano Dona, presidente di Unione Nazionale Consumatori, tra le prime associazioni ad aver accolto le segnalazioni dei fan che in più di un’occasione sono rimasti a bocca asciutta nella ricerca dei biglietti per assistere al concerto dei loro idoli. “Se avessero comunque dato retta alle nostre richieste, inoltrate alla società fin dal febbraio 2016”, continua Dona, “si sarebbero risparmiati questa condanna ed i consumatori sarebbero stati maggiormente tutelati”.

Per mesi i fan hanno pagato biglietti a sovraprezzo e ancora oggi, nonostante TicektOne abbia apportato alcuni miglioramenti al suo sito, le modifiche adottate non sono ancora sufficienti per prevenire il fenomeno del bagarinaggio, motivo per il quale l’Agcm ha ritenuto necessario multare la società.

Ad avviso dell’UNC, infatti, per evitare l’uso di bot vanno predisposti i test captcha con domande intelligenti e non solo con numeri o lettere da riconoscere (del tipo “tra 2 6 11 8 quale numero è dispari?”, “quale numero è maggiore tra 2 6 11 8?”). Inoltre nella vendita non deve essere favorito chi ha acquistato in precedenza biglietti per altri concerti e, quindi, è già cliente della piattaforma. Si tratta di impedire a questi ultimi di avere una procedura semplificata e più rapida grazie all’inserimento di un nome utente e di una password già in loro possesso.

Serve una gara con tutti nelle stesse condizioni di partenza, con tutti costretti a registrarsi nuovamente per ogni concerto. Ingiusto che qualcuno possa partire 30 metri più avanti” conclude Dona.


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