Scuole pulite 2018, Legambiente: domani e sabato torna Nontiscordardimé
Torna l’Operazione scuole pulite con Nontiscordardimè. Domani e sabato si rinnova la campagna annuale di Legambiente dedicata alla qualità e vivibilità degli edifici scolastici, giunta quest’anno alla ventesima edizione. Scuola, impegno sociale, volontariato ma anche senso della comunità alla base della campagna, che vedrà protagonisti per due giornate ragazzi, bambini, insegnanti, volontari e genitori che si daranno da fare per rendere le scuole più belle e accoglienti attraverso piccoli lavori di riqualificazione: rinfrescare le pareti di classi e corridoi, abbellire con piante e fiori i cortili, ripensare la sistemazione delle aule e degli spazi comuni.
Nei venti anni di Nontiscordardimé l’Operazione scuole pulite ha coinvolto in tutta la Penisola ben 12.984 istituti scolastici, oltre 121 mila classi e quasi 2 milioni e mezzo di ragazzi. La campagna di Legambiente vuole anche essere un modo per far presente alle istituzioni le carenze e i problemi degli edifici scolastici, troppo spesso vecchi e poco sicuri, e ribadire l’importanza e l’urgenza della messa in sicurezza e la riqualificazione antisismica ed energetica delle scuole.
“Con Nontiscordardimé – spiega Vanessa Pallucchi, Responsabile nazionale scuola e formazione Legambiente – da vent’anni diamo vita ad una vera e propria operazione di coesione della comunità scolastica riducendo anche le distanze tra genitori e insegnanti, tra ragazzi e adulti. Siamo ben felici della grande partecipazione che abbiamo registrato in questi venti anni e dei risultati ottenuti visto che in diverse scuole sono stati realizzati lavori di riqualificazione, come ad esempio il ritinteggiare le pareti o realizzare piccoli orti urbani nei cortili, e soprattutto l’aver contribuito alla percezione della scuola come bene comune. Allo stesso tempo – aggiunge Pallucchi – però chiediamo che sul fronte dell’edilizia scolastica si compiano passi importanti: stando agli ultimi dati di Ecosistema scuola, il 43,8% degli edifici dei comuni capoluogo necessita di manutenzione urgente. Oltre il 41% degli edifici scolastici si trova in zona sismica 1 e 2, cioè a rischio di terremoti fortissimi o forti; e il 43% di questi risale a prima del 1976, e cioè a prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica. Per questo è urgente prevedere la messa in sicurezza degli edifici, la riqualificazione antisismica ed energetica delle scuole, non più rimandabile, e che si apra un tavolo di lavoro e confronto che coinvolga anche insegnanti, studenti e genitori”.
