Sciopero trasporti, adesione alta: Consumatori protestano per i disagi
Complicato spostarsi oggi a Roma. Alle 8.30 di questa mattina è terminata la fascia di garanzia e la città è entrata nel clou dello sciopero nazionale del trasporto pubblico, proclamato da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti e Faisa-Cisall per il mancato rinnovo del contratto di lavoro scaduto nel 2007. L’adesione alla protesta è molto alta e i sindacati annunciano altri scioperi finché non si raggiungerà l’obiettivo del contratto. Intanto le Associazioni dei consumatori scendono in campo al fianco dei cittadini, contro i disagi causati dalle proteste: solo nel 2011 aerei, treni, navi, e trasporti pubblici sono rimasti fermi per 6.060 ore. E annunciano un tavolo con il Governo per il 7 novembre.
Secondo i primi dati sono altissime le adesioni allo sciopero su tutto il territorio nazionale. A Roma sono chiuse le due linee della metropolitana (A e B), le ferrovie urbane Roma Lido, Termini Giardinetti e Roma Viterbo e sono fermi il 70% dei bus con punte del 90% nella aziende private. Nella Capitale è quindi difficile trovare un mezzo pubblico disponibile; chiusi anche i check-point per i pullman turistici e le postazioni di Aurelia, Laurentina e Ponte Mammolo. Alla stazione Termini, attività sospesa anche per il Box InfoTermini. Nel corso della giornata restano disattivate le Ztl diurne per agevolare il flusso del traffico, ed è potenziato il servizio dei taxi dalle 7,30 alle 17,30. Dalle 17 alle 20 scatta la seconda fascia di garanzia. Lo sciopero può determinare interruzioni nelle attività al pubblico dell’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità, in piazzale degli Archivi 40, nonché del contact center Infomobilità 0657003, del numero verde persone con disabilità 800154451, dei box informazioni di Termini e Fiumicino, dei check-point bus turistici di Aurelia, Laurentina e Ponte Mammolo. A livello regionale, la protesta coinvolge anche le linee extraurbane gestite dalla Cotral.
A Milano sono chiuse le tre linee della metropolitana e fermi il 75% dei mezzi di superficie. Lo stop è dalle 8,45 alle 15 e poi dalle 18 a fine servizio. Adesione altissima anche in provincia di Pavia, a Voghera, alla Movibus che muove un territorio tra Magenta e Varese e addirittura di quasi il 100% nella provincia di Monza e Brianza. Alla stazione Duomo della metropolitana di Milano ci sono state tensioni durante la mattinata: pochi minuti prima che iniziasse lo sciopero, il personale dell’Atm aveva chiuso i cancelli dei corridoi che collegano la linea 1 alla linea 3. Molti pendolari che dovevano prendere la linea 3 hanno forzato i cancelli per riuscire così a salire sull’ultimo treno.
ANapoli circumvesuviana, metropolitane e funicolari sono ferme e l’80% dei bus; a Torino non circola il 90% degli autobus; a Venezia fermi circa il 75% dei vaporetti ed a Mestre il 90% dei bus; a Bologna le adesioni si attestano intorno al 95% nella circolazione su gomma; fermi oltre al 80% dei mezzi pubblici a Bari ed il 70% dei servizi urbani a Palermo.
Per i sindacati “lo sciopero sta registrando una piena riuscita e se dopo questa protesta ancora nessuno si muoverà, intensificheremo la lotta fino a quando non sarà giunto l’obiettivo del contratto, anche attraverso una grande manifestazione nazionale con il blocco totale di tutti i servizi senza fasce orarie per permettere a tutti gli addetti al trasporto pubblico locale di partecipare”.
A questo punto scendono in campo le Associazioni dei consumatori a difesa dei cittadini che subiscono enormi disagi al diritto alla mobilità. Le Associazioni aderenti a Casper-7 (Assoutenti, Casa del Consumatore, Codacons, Codici, Confconsumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori), hanno deciso di intervenire con un duplice obiettivo: tentare di sbloccare la situazione dei lavoratori ed evitare una stagione di agitazioni nel settore dei trasporti pubblici.
Le Associazioni convocano a un tavolo, il prossimo 7 novembre, con i sindacati di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti e Faisa-Cisal, le Associazioni Datoriali Asstra ed Anav, il Governo e gli Enti Locali, per sbloccare l’empasse sul rinnovo del contratto per gli autoferrotranvieri, al centro delle numerose proteste dei lavoratori.
“Nell’interesse degli utenti – spiega Casper in una nota – chiameremo ad un serio confronto tutte le parti sociali, allo scopo di ottenere il riconoscimento delle ragioni degli autoferrotranvieri, il cui contratto non viene rinnovato dal 2007, ed evitare al tempo stesso una stagione di scioperi a ripetizione che hanno come unico risultato quello di danneggiare gli incolpevoli cittadini, sottoponendoli a disagi enormi ed ingiustificati”.
Negli ultimi 5 anni, infatti, le ore di sciopero nel settore dei trasporti sono cresciute del 55%, e solo nel 2011 aerei, treni, navi, mezzi di trasporto pubblico sono rimasti fermi complessivamente per 6.060 ore. Di fronte all’immobilismo delle istituzioni, le Associazioni chiederanno ai sindacati di attuare in futuro forme di protesta che non danneggino l’utenza, e al Governo sanzioni salate nei confronti dei datori di lavoro i quali, attuando comportamenti illegittimi sul fronte contrattuale, portano i lavoratori a scioperi ad oltranza.
Mi chiedo se le associazioni dei consumatori rappresentate ed ospitate nelle stesse sedi sindacali che con lo sciopero hanno creatoinfiniti disagi ai cittadini ed alle categorie più deboli, hanno avuto il coraggio o la faccia di protestare verso i loro stessi colleghi.
hanno fatto bene, sono 5 anni che fanno sospirare qualche soldo in più!