
Sciopero tpl, sarà un giugno ‘nero’
Bus, tram e metro ferme. E’ iniziata così la prima settimana di giugno per i cittadini romani alle prese dalle 8.30 di questa mattina con uno sciopero dei trasporti indetto da Fast Confsal per i dipendenti dell’Atac e dal Consorzio Roma Tpl Scarl che gestisce tutte le linee periferiche della città. Ed è solo il primo di una lunga serie. Alla base delle rivendicazioni sindacali c’è il mancato rinnovo del contratto nazionale scaduto il 31 dicembre di sei anni fa.
Per la Confasal le ragioni dello sciopero sono da addebitare interamente agli atteggiamenti assunti dalle associazioni imprenditoriali del settore. Ma non solo. Anche dalle istituzioni a tutti i livelli che continuano a ignorare le ragioni dei lavoratori e a mortificare le aspettative di un moderno sistema di trasporto pubblico integrato, condizione essenziale per assicurare lo sviluppo sostenibile al Paese.
Quello che è appena entrato sarà comunque un mese di passione. Gli altri giorni ‘neri’ da segnare in calendario sono l’8 e il 9 per disagi nelle ferrovie, il 14 per uno sciopero negli aeroporti e il 28 quando a manifestare saranno le tute blu della Fiom Cgil – con tanto di manifestazione nazionale – che chiedono al governo di convocare un tavolo come è stato fatto per la siderurgia.
Intanto l’Autorità di Garanzia sugli scioperi ha fatto sapere che ” non si può non rilevare che, solo per fare un esempio, dall’inizio del 2013, la città di Roma ha subito 11 giorni di astensioni in questi settori, con una media, dunque, di due scioperi al mese”, “Pur riconoscendo la serietà dei problemi dei lavoratori addetti al settore, che attendono il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto nel 2007, e in relazione al quale l’Autorità di garanzia ha più volte richiamato l’attenzione dei Governi che si sono succeduti, credo che una tale frequenza di azioni pregiudichi seriamente il diritto alla mobilità dei cittadini” ha concluso il presidente Roberto Alesse.
