taxi

Il blocco totale del servizio dei taxi, proclamato per il 23 gennaio 2012 per protestare contro le liberalizzazioni annunciate dal Governo potrebbe essere considerato illegittimo”.
L’altolà arriva dall’Autorità di garanzia sugli scioperi che fa sapere che “sta seguendo con molta attenzione l’evolversi della vicenda” dei taxi e che è “disponibile a proporsi, come sede di mediazione e di confronto, per una possibile soluzione condivisa”.
L’organismo di vigilanza “ha l’obbligo di intervenire con i poteri che la legge le attribuisce” e “nei giorni scorsi ha già inviato una nota ai soggetti proclamanti, con la quale si raccomanda di rispettare tutte le misure che la legge e la disciplina del settore prevedono a tutela dei cittadini”.
Intanto i tassisti stanno protestando a Napoli, dove hanno fermato il servizio da ieri sera, riunendosi in un’assemblea permanente.
Il Codacons avvisa che, se vi saranno violazioni di legge, partiranno senza alcun indugio le denunce alla Procura della Repubblica. Non saranno accettati, ad esempio, blocchi della circolazione stradale. Sono pronte anche le segnalazioni alla Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
L’Associazione ricorda che la delibera n. 02/11, che regolamenta provvisoriamente il settore dei taxi, stabilisce alcune regole da rispettare. Ad esempio “deve essere garantito il servizio di trasporto sociale per anziani, portatori di handicap e malati“. Le Centrali di Radio Taxi “devono garantire la possibilità, agli utenti delle categorie sopra individuate, di richiedere la prestazione del servizio”, il che vuol dire che devono sempre rispondere alle chiamate.
Il Codacons rilancia poi una provocazione che viaggia su Twitter: un controsciopero proposto da alcuni utenti che invitano a non prendere i taxi nella giornata del 20 gennaio, come segno di protesta contro il cattivo servizio che forniscono i tassisti italiani, il peggiore d’Europa.
Tra le principali lamentele degli utenti dei taxi c’è la lunga attesa dovuta al numero di taxi insufficienti (compresa l’attesa per trovare libere le centrali di radio taxi); al secondo posto il loro costo eccessivo, al terzo l’allungamento del percorso o la scelta dell’itinerario più trafficato. Seguono tariffe poco chiare, resto non dato, mancato rilascio della ricevuta, non accettazione delle corse brevi, mancato rispetto del Codice della strada, scarsa cortesia.
Per tutte queste ragioni il Codacons, da anni, propone soluzioni inascoltate: aumento dei taxi in circolazione, obbligo di far partire il tassametro solo dal momento in cui il cliente sale a bordo della vettura, bandi straordinari o licenze temporanee in occasione di momenti critici (Natale, fiere…), aumento delle macchine in servizio presso stazioni ferroviarie, multe severe per chi non affigge il tariffario, da esporre sul retro dello schienale dei sedili anteriori, riduzione delle tariffe ad uso collettivo. “Ma la lobby dei taxi – denuncia il Presidente del Codacons Carlo Rienzi – con proteste plateali e preventive come quella di oggi, da anni impedisce qualunque riforma del settore. Ricordiamo i dietrofront in materia, da Bersani a Monti, che ha già ceduto in occasione del decreto Salva Italia”.
L’Adoc apprezza la presa di posizione dell’Authority. “Siamo certi che l’Authority per gli scioperi effettuerà una valutazione costante e attenta della manifestazione indetta dai tassisti – dichiara il Presidente dell’Adoc Carlo Pileri – l’Adoc farà la sua parte, vigilando sull’andamento della manifestazione e segnalando prontamente ogni eventuale anomalia e violazione della normativa sugli scioperi. Qualora si verificasse un blocco totale del servizio non esiteremo a denunciarlo presso la Procura. Non condividiamo la posizione di chiusura espressa dai tassisti, un maggiore numero di vetture in circolazione comporterebbe una diminuzione dei prezzi a vantaggio dei consumatori e potrebbe portare alla creazione di circa 20mila posti di lavoro in Italia.”


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7 thoughts on “Sciopero taxi illegittimo, altolà dell’Authority

  1. Parlate bene voi pennivendoli.
    A voi che difendete i diritti dei consumatori,vergognatevi di diffondere ancora notizie non veritiere sui tassisti,non siete più attendibili.VERGOGNA.

  2. ma voi che scrivete tutte queste mancanze dei tassisti dove vivete? a milano se parlate con gli utenti sono molto contenti del servizio che offriamo provate a parlarci voi perche locicamente io sono di parte
    e vedete di documentarvi prima di dare notizie cifre a caso –
    piccolo quesito ma se si togliessero i finanziamenti ai vari giornali voi dove andate a scrivere ? visto che anche chi non compra un giornale comunque paga la sua parte nel taxi paga solo chi ci sale
    tanti cari saluti e statemi bene xche tra un po’ potrete comprare medicine dappertutto

    1. Se non si pubblicassero più i giornali, non ci sarebbe più neppure democrazia. Comunque, HC non gode di nessun finanziamento pubblico.

  3. Troppi i taxisti che sono molto maleducati (non scendono neanche dall’auto per aiutare il cliente a mettere le valigie nel portabagagli, tanto meno per aiutare gli anziani a salire sull’auto), che fumano in auto, che scelgono strade trafficate, che non rilasciano alcuna ricevuta, che non hanno il resto, che rallentano quando vedono in lontananza il semaforo verde (riuscendo a prenderlo sempre rosso), che non rispettano il codice stradale (credono di essere su un tram). Le tariffe sono eccessive e il numero di taxi insufficiente rispetto alle richieste.

  4. A Roma ho viaggiato in taxi per 10 anni e non ho mai avuto ricevuta .Quando l’ho chiesta mi hanno dato un biglietto dove non si capisce chi l’ha scritto , dove e quando.Pertanto auspico che il governo obblighi i taxisti a emettere ad ogni viaggio lo “scontrino” in cui sia chiara la targa del veicolo, l’ora di partenza e l’ora di arrivo ,i km percorsi e l’importo richiesto.Inoltre ,visto che sono pensionata e pago le tasse dovute vorrei che ci fossero frequenti controlli del fisco (cosa assai facile!) con relative multe e ritiro patente.

Parliamone ;-)

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