Giorni di fuoco per i viaggiatori che hanno acquistato un volo Ryanair per le date del 25 e 26 luglio. Lo sciopero del personale di bordo Ryanair, annunciato nei giorni scorsi, ha provocato la cancellazione di circa il 12% di tutti i voli aerei in programma. Nei fatti, l’85% dei viaggiatori che avevano acquistato un biglietto aereo in partenza in questi due giorni, a causa di un’agitazione sindacale che in Italia è durata 24 ore, sono rimasti a terra per cancellazioni di voli, ritardi e problematiche varie. “La situazione di disagio che Ryanair, puntuale come tutte le estati, creata ai suoi passeggeri ha ormai dell’incredibile”, afferma Emilio Viafora, presidente della Federconsumatori. “Per questo, al di là delle misure del caso, la questione richiede una più ampia analisi da parte del Governo e dell’Enac, a cui chiediamo di valutare il ritiro delle concessioni rilasciate alla compagnia.”

La condotta del vettore aereo, che già lo scorso anno ha lasciato a terra migliaia di passeggeri, non si è effettivamente dimostrata trasparente e ligia alle regole: la compagnia infatti considera lo sciopero “circostanza straordinaria”, tentando, attraverso tale stratagemma, di evitare di dover fornire le compensazioni pecuniarie ai passeggeri ai quali ha cancellato i voli; inoltre ha fornito informazioni fuorvianti ai passeggeri in merito ai loro diritti.

Sono numerosi, infatti, i cittadini che hanno segnalato alle associazioni dei consumatori di aver ricevuto la notifica della cancellazione del volo solo poco tempo prima della partenza, a volte quando si trovano già in aeroporto.

In merito a tale condotta chiameremo in causa anche le Autorità competenti, denunciando la compagnia per pratiche commerciali scorrette e per le informazioni ingannevoli fornite ai cittadini. Inoltre chiederemo che, oltre al rimborso, i passeggeri ottengano anche la compensazione pecuniaria”, dicono da Federconsumatori.

“È ora di mettere un punto agli abusi messi in atto dalla compagnia irlandese, ma soprattutto è giunto il momento di ristabilire correttezza e trasparenza nel mercato dei vettori aerei, delimitando lo spazio aereo solo alle compagnie che si impegnano a rispettare i diritti dei passeggeri e dei lavoratori”.

Ad incrociare le braccia sono stati i dipendenti Ryanair di diversi paesi, tra cui Belgio, Portogallo e Spagna. L’Enac- Ente di controllo italiano dell’aviazione civile e il Garante degli scioperi sta verificando in queste ore se sussistano irregolarità nel comportamento della compagnia, per aver cancellato i voli Ryanair anche nelle fasce orarie di garanzia.

Denunciamo i gravissimi disagi degli utenti”, afferma il segretario nazionale di Codici, Ivano Giacomelli, “e critichiamo fortemente le modalità dello sciopero che alla fine danneggiano sempre i cittadini e i consumatori”.

Secondo il consolidato orientamento giurisprudenziale, prendendo le mosse dal Regolamento CE 261/2004, vengono riconosciuti alle vittime di cancellazioni e ritardi non soltanto gli indennizzi per importi che variano tra 250 e 600 euro, in base alla lunghezza della tratta, ma anche i danni supplementari da violazione dei doveri di informazione e assistenza e il rimborso per le spese sostenute a causa dell’evento imputabile alla compagnia.


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