Per la salute e il cambiamento climatico “il futuro è adesso”. Clima e salute sono collegati. E un peggioramento del surriscaldamento globale, degli eventi meteo estremi, dei cambiamenti nel clima avrà ripercussioni pesantissime sulla salute dell’umanità. Questa la consapevolezza alla base della Carta internazionale di Roma su salute e cambiamento climatico che è stata firmata in occasione del simposio su clima e salute organizzato all’Istituto superiore di sanità (ISS). “Il futuro è adesso”, si legge nella carta, che rappresenta un appello urgente ad agire subito, e un richiamo all’interdipendenza fra clima e salute.

La comunità scientifica – si legge nel documento – è unita nel dichiarare che gli effetti del cambiamento climatico sulla salute, diretti e indiretti, “sono il problema di salute pubblico più urgente che bisogna affrontare ora. I prossimi venti anni saranno cruciali per la salute sia dell’umanità che del pianeta”. Il cambiamento climatico, prosegue la Carta, è già “un killer globale su larga scala” e colpirà sempre di più la salute di tutti, in particolare quella dei bambini e di altri gruppi vulnerabili della popolazione.  Una consapevolezza che ha riunito insieme 500 ricercatori di 27 diversi paesi per raggiungere un consenso su una serie di azioni chiave che vanno prese per proteggere il futuro dell’umanità e del pianeta. Dal clima dipende la salute e insieme il nostro futuro, concludono i ricercatori, che si danno appuntamento a Boston nel 2019 per aggiornare lo stato dell’arte.

Per i ricercatori e gli esperti di salute e cambiamento climatico riuniti a Roma, bisogna cominciare da subito a garantire l’equilibrio degli ecosistemi e invertire la tendenza verso un consumo sostenibile che rispetti la natura e protegga la salute. La Carta, con le sue diverse raccomandazioni, è rivolta al mondo industriale e politico e ai singoli cittadini perché si garantisca la qualità della vita, la salute e il benessere nel prossimo futuro. Che non può prescindere da tecnologie col minor impatto possibile sull’ambiente, dal risparmio dell’acqua, del cibo e del suolo, dal riuso delle materie prime. La promozione dei parchi e delle aree protette sono fonte di salute e rappresentano una priorità per tutelare la salute dei bambini.

“Questa Carta, la prima che indica le azioni capaci di contrastare i rischi che i cambiamenti climatici causano alla salute non è un’enunciazione di principi, ma vuol essere un richiamo alle responsabilità di tutti, soggetti pubblici e privati, decisori politici e semplici cittadini affinché ognuno faccia la propria parte per tutelare la salute collettiva – ha detto Walter Ricciardi, Presidente dell’ISS – La comunità scientifica non poteva esimersi da questa responsabilità ed è per questo che ha sentito il bisogno di riunirsi e indicare le azioni che, sulla base delle evidenze scientifiche, sono necessarie per evitare una catastrofe che colpirebbe in primis bambini e persone fragili”.


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