La Carta dei Servizi è uno strumento essenziale di tutela dei cittadini, perché fornisce informazioni utili sugli standard di qualità dei servizi resi. Ma il Comune di Salerno non l’ha adottata. Per questo si è mobilitato il Movimento Difesa del Cittadino che oggi registra una decisa vittoria: il Tar di Salerno ha infatti approvato la class action promossa da MDC e ha condannato il Comune alla redazione e all’applicazione della carta dei servizi. E’ la prima volta che viene approvata una class action al riguardo. “La sentenza deve costituire un esempio per tutti i Comuni”, dichiara l’associazione.
“Si tratta di una sentenza molto importante, – dichiara Peppino Nuvoli, responsabile della sede del Movimento Difesa del Cittadino di Salerno – è la prima volta che viene approvata una class action al riguardo. La nostra associazione sarà molto attenta nel verificare il rispetto del decreto legislativo n. 33 del 14 marzo riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”.
Il  TAR Salerno, infatti, con sentenza n. 2054/2013, depositata il 16 ottobre, ha approvato la class action proposta da MDC, tramite l’avv. Antonio Bruno, contro il Comune riguardo l’omessa redazione della carta dei servizi e l’adozione di tutti i provvedimenti obbligatori previsti dall’art. 2, comma 461, della legge 244/07. La Carta dei Servizi serve a dare informazioni utili ai cittadini/utenti in materia di standard di qualità dei servizi resi dalle pubbliche amministrazioni,  contiene l’elenco dei servizi resi al cittadino e i relativi standard di qualità. La carta dei servizi rappresenta quindi, per gli utenti di un pubblico servizio, un parametro essenziale di valutazione sia in termini quantitativi  che qualitativi.
Dopo aver accertato l’inadempienza del Comune di Salerno, il TAR ha accolto il ricorso condannando l’amministrazione comunale di Salerno alla redazione della carta dei servizi e di tutti i consequenziali provvedimenti nonché alla pubblicazione della sentenza sul sito istituzionale del Comune e alla comunicazione al Ministero per la pubblica amministrazione.
Consideriamo la mancata redazione e adozione un’omissione molto grave da parte di molti comuni – commenta Antonio Longo, presidente MDC – in quanto rappresenta per i cittadini uno strumento essenziale di tutela. Come MDC siamo da sempre impegnati nella cura dei rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione. La sentenza deve costituire un esempio per tutti i Comuni”.


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