Safer Internet Day, Telefono Azzurro: le richieste dei ragazzi per un web più sicuro
Cosa temo di più i bambini e i ragazzi quando navigano su Internet? Il 72% di loro non ha dubbi: perdere il controllo della diffusione delle foto e dei video che li ritraggono. In particolare, uno su quattro teme di essere ricattato per la pubblicazione foto e video “intimi” su un social network o la diffusione attraverso piattaforme di instant messaging. Oltre la metà (59%) degli adolescenti ha vissuto esperienze spiacevoli e negative durante la fruizione di una diretta streaming.
Partendo da questi dati, diffusi ieri da Telefono Azzurro e Doxa Kids, sorgono due importanti questioni: possiamo rendere internet uno spazio più sicuro per i bambini e adolescenti? Quali aspettative hanno i ragazzi dalla Rete? Questi gli interrogativi sono stati al centro dell’incontro organizzato da Telefono Azzurro presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in occasione del SID – Safer Internet Day.
Blocco automatico di foto con contenuti inappropriati, creazione di un sistema per limitare siti o social network ai minori o ragazzi con deficit cognitivi, aumentare le campagne di sensibilizzazione già nelle scuole primarie sui rischi della rete, limitare la quantità di denaro a disposizione delle sessioni di gioco in base all’età, sono alcune idee che vengono direttamente dalla voce dei giovani. Sono queste le richieste urgenti che gli studenti sottopongono agli operatori di SOS Il Telefono Azzurro.
In occasione del Safer Internet Day, Telefono Azzurro richiama alla responsabilità tutti gli attori del mondo digitale. Risulta necessaria una governance il più possibile allargata e collaborativa, ma soprattutto è necessaria, da parte di tutti gli stakeholder, la proposizione di impegni concreti.
Negli ultimi anni è significativamente aumentata la casistica di segnalazioni accolte dagli operatori del Telefono Azzurro relative alla vita online di bambini e ragazzi che riportano esperienze di cyberbullismo (47%), sexting e sextortion (24,5%), hate speech, dipendenza da gioco online e realtà virtuale.
Alla luce di ciò SOS Il Telefono Azzurro Onlus scende in campo con obiettivi precisi: coinvolgere chi possiede gli strumenti per costruire una Rete più sicura e dare spazio e voce ai giovani. Due momenti di confronto e di riflessione, il 5 febbraio a Milano e il 6 febbraio a Roma, durante i quali SOS Il Telefono Azzurro ha chiamato ad un’assunzione di responsabilità – insieme ai ragazzi delle scuole – tutti gli stakeholder del digital.
“I ragazzi si avvicinano sempre più precocemente alla Rete, alle piattaforme e ai device digitali, naturalmente attratti dalle potenzialità di questi strumenti, senza avere una preparazione educativa, culturale ed esperienziale che li renda coscienti dei rischi di questa loro relazione con un mondo nuovo e per tanti versi ancora ignoto”, osserva il Prof. Ernesto Caffo, Presidente di SOS Il Telefono Azzurro Onlus.
“I bambini, e soprattutto gli adolescenti, si approcciano alla realtà del Web con quel senso di onnipotenza che è connaturato alla loro età, pensando di poter governare la Rete, e finendo invece per esserne vittime”, continua Caffo. “Per questo, è il mondo degli adulti, dagli educatori alle aziende tecnologiche fino al legislatore, ad assumersi in maniera concreta la responsabilità non solo di guidare i giovani a un uso consapevole e sicuro di questi strumenti, ma anche mettere finalmente in campo misure concrete perché siano tutelati i loro diritti e la loro sicurezza”.
Notizia pubblicata il 06/02/2018 ore 17.36
