Ryanair: per i ricorsi solo tribunali irlandesi. Ue: disposizione contro le regole
Ryanair rimanda tutte le contestazioni alle condizioni d’uso generali previste dalla compagnia ai tribunali di Dublino, dove ha sede la società. È questa l’ultima novità apparsa in un lungo documento, nel quale al punto 2.4 si legge “Legge applicabile e foro competente. Se non altrimenti specificato nelle norme vigenti, i presenti Termini e Condizioni sono disciplinati e interpretati ai sensi delle leggi d’Irlanda e per qualsiasi controversia derivante da o in relazione ai presenti Termini e Condizioni sono competenti i tribunali irlandesi”.
Il caso è scoppiato grazie alla segnalazione dei consumatori del Belgio, che dal 2 ottobre hanno visto cambiare le condizioni di vendita.
Queste nuove disposizioni limitano considerevolmente la possibilità di reclamo per i passeggeri che per esempio hanno subito la cancellazione di un volo o un forte ritardo in partenza. Stando infatti a quanto previsto da Ryanair, infatti, se un cliente vuole sporgere reclamo alla compagnia dovrà farlo in Irlanda.
Bisognerà quindi avere sufficiente tenacia e una buona disponibilità economica per pagare un avvocato irlandese, il tutto per ottenere un risarcimento dai 250 ai 400 euro (considerando che sarà necessario pagare una parcella di non meno di 2.500 euro per farsi rappresentare a Dublino).
“Le autorità nazionali che tutelano i consumatori, in particolare quella irlandese ma anche quelle degli altri Paesi in cui sono state apportate le modifiche, sono quindi invitate a intervenire”, afferma la commissaria Ue alla giustizia, Vera Jourova, alla low cost irlandese, dopo che la commissaria al welfare Marianne Thyssen la scorsa settimana la aveva già invitata a rispettare le regole europee sul diritto al lavoro.
“Leggo con preoccupazione le notizie su Ryanair. Il fatto che i passeggeri avrebbero la possibilità di chiedere rimedi legali solo in Irlanda è chiaramente contro le regole dei consumatori. Faccio appello alle autorità per la protezione dei consumatori perché esaminino queste pratiche”, twitta Jourova.
In ogni caso, fa sapere la Commissione, la rete Ue dei garanti dei consumatori (Cpc) discuterà delle pratiche di Ryanair alla luce delle regole europee tra due settimane, come consuetudine quando può essere necessario coordinare azioni legali a scala Ue.