Roma, metro B1: mai dare retta ad Alemanno &Co e…ai mariti!
Mi sono trasferita nel IV Municipio con il ‘mito’ della metro B1. “Vedrai – mi diceva mio marito – con la metro la nostra casa acquisterà valore e anche la nostra vita migliorerà”. Regola numero 1: mai dare retta ai mariti. In effetti, quella che vi sto per raccontare è la storia di come un servizio utile per la collettività possa trasformarsi in un disservizio, bello e buono. Comunque, per non farvela molto lunga, sono trascorsi 7 anni (io ne ho ‘visti’ solo 5): cantieri, deviazioni, mezzi pesanti. Ho visto il quartiere cambiare volto. Da un punto di vista estetico, nulla da eccepire, tutto molto bello, onde scoprire che Alemanno &Co avevano ‘addobbato’ la metro B1 come si addobba l’albero di Natale: solo davanti (nel nostro caso, solo in superficie!).Come mai? Ve lo spiego. Il giorno che hanno inaugurato la metro – a dir il vero neanche tanto in pompa magna (forse temevano la possibile figuraccia) – ero davvero emozionata e i 5 anni non mi sono sembrati neanche tanto lunghi, convinta come ero (che ingenua!) che anche il trasporto ‘terrestre’ avesse beneficiato della nuova linea metropolitana. Invece? Invece, no! Il giorno dell’inaugurazione (mercoledì 13) la mia solita fermata dell’autobus (Conca d’Oro) non era piena, ‘de più’ e tutti incavolati neri: Alemanno &Co. l’hanno fatta grossa (non la metro che, per la cronaca, conta solo 3 fermate).
Iniziamo con ordine. I treni sono vecchi (viaggiavano sulla linea B e sono stati sostituiti) e pochi, le corse sono rallentate – non solo sulla nuova linea ma anche sulla vecchia B – perché ad un certo punto della corsa, la linea si sdoppia con l’effetto che ad inveire non sono soltanto i viaggiatori della B1 ma anche quelli della vecchia B che, dopo tanti anni, avevano ‘preso le misure’; le banchine delle fermate non riescono a contenere l’afflusso di gente. Scene da ‘terzo mondo’ ben documentate da questo video del Corriere della Sera.
E in superficie? Stesso disastro. In concomitanza con l’inaugurazione, è stato varato un nuovo piano dei trasporti: alcune linee sono state soppresse e le altre hanno subito modifiche (sono aumentate le fermate, ovvero sale più gente, e fanno un tragitto più lungo, ovvero passano con meno frequenza). Il risultato è: fermate piene di gente incavolata. Il disegno di Alemanno&Co. era chiaro: “Abbiamo speso 513 milioni di euro? Dovete prendere la metro!”. Peccato però che non abbiano tenuto presente (?) che non per tutti può essere valido questo ragionamento perché le linee della metro (A, B e B1) non sono capillari e non raggiungono tutte le zone della città!
Ma non finisce qui. Perché c’è l’altra nota dolente relativa ai parcheggi. Sono sparite quasi tutte le strisce bianche per fare posto alle ben più remunerative strisce blu (nel momento in cui scrivo, le tariffe non sono entrate ancora in vigore ma lo faranno presto) ad eccezione di un parcheggio del tutto gratuito a piazza Conca d’Oro. Numero di posti? 200 (e ci sono già parcheggiati un camper e qualche furgoncino in ‘lunga sosta’). Peccato che l’affluenza prevista per la nuova metro sia di 24 mila passeggeri (l’ora). Regola numero 2: mai dare retta ad Alemanno&Co.
di Valentina Corvino