Cinque punti per migliorare la vivibilità di Roma: un nuovo piano di viabilità su strada e su ferro, sviluppo delle infrastrutture turistiche, riqualificazione del Centro Storico e delle periferie, investimenti nel decoro urbano e nella sicurezza stradale. Da tempo l’Adoc sta conducendo una campagna per chiedere all’amministrazione capitolina di intervenire contro degrado urbano, caos mobilità e scarsa sicurezza stradale della Capitale: l’associazione “invita il Sindaco Marino a intervenire concretamente nella vita capitolina”.
Quali le idee per il rilancio della Capitale? Si parte da un nuovo e migliore piano di viabilità sia su strada che su ferro, con l’ampliamento della rete metropolitana e ferroviaria in interconnessione con la rete nazionale e contestuale miglioramento in termini di efficienza e qualità delle attuali infrastrutture e con il potenziamento della rete ciclabile. A questo va aggiunto lo sviluppo delle infrastrutture turistiche, sia ricettive che di mobilità e il rilancio delle zone ad alta potenzialità turistica, come ad esempio gli scavi di Ostia Antica.
L’Adoc chiede inoltre il rilancio e la riqualificazione del Centro Storico di Roma, con investimenti nel recupero delle attività commerciali locali, e la riqualificazione delle periferie. Fra gli interventi necessari, c’è il rilancio delle piccole imprese commerciali e artigianali e lo sviluppo della mobilità.
Altri due punti qualificanti sono  gli investimenti sul decoro urbano, sia al centro che nelle periferie, e nella sicurezza stradale: il che significa completa eliminazione delle buche e dei tratti stradali disconnessi, messa in sicurezza di incroci e attraversamenti pedonali, ma anche controlli e sanzioni per chi non rispetta le regole del Codice della Strada.
Commenta Lamberto Santini, presidente Adoc: “Il Sindaco Marino non sta apportando nessun cambiamento positivo per i cittadini romani, che si sono stancati di una città invivibile. I veri e necessari cambiamenti per la Capitale, mai fatti né tantomeno annunciati dall’attuale amministrazione, sono una maggiore e più sostenibile mobilità del trasporto pubblico, più sicurezza per le strade, un Centro Storico a misura d’uomo pedonalizzato e finalmente libero dalle auto e le vie consolari percorribili in tempi umani. Oggi per entrare e per uscire da Roma attraversando le principali vie come la Salaria o la Laurentina ci vuole almeno un’ora, nel migliore dei casi. E’ evidentemente una situazione non più sostenibile, che comporta perdita di tempo, di ore lavorative e di salute. Le attuali carenze di Roma sono molteplici e spaziano in diversi settori, non solo nella mobilità – continua Santini – l’abbandono e il degrado la fanno da padroni, così come il continuo non rispetto delle regole, anche quelle basilari. Senza contare i disagi e i disservizi derivanti da anni di mala gestione dello sviluppo urbano”.


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