
Rincari di Pasqua sul pranzo della festa
Rincari di Pasqua, sulla tavola delle feste aumenti per cibo e materie prime
Sulla tavola si abbattono i rincari di Pasqua, con aumenti per uova, carni, dolci e per le materie prime che servono per i dolci. A parità di consumi, dice il Codacons, le famiglie spenderanno oltre 100 milioni di euro in più per i prodotti alimentari tipici della Pasqua
Ci sono rincari per uova, carni e dolci, e per le materie prime come burro, olio e farina. Così sulla tavola della festa si abbattono i rincari di Pasqua che aumentano la spesa per imbandire la tavola del tradizionale pranzo, portandola a parità di consumi da 1,7 miliardi di euro del periodo pre-Covid a oltre 1,8 miliardi di euro del 2022.
Quando parla di rincari di Pasqua, il Codacons segnala aumenti a doppia cifra per l’olio di semi (più 23,3%), per verdura e burro (che superano il 17%), per pasta e farina (rispettivamente più 13% e più 10%). Aumentano i listini, i prodotti e le materie prime, dallo zucchero al pane, dalla carne alle uova. Il risultato sarà una spesa che aumenta di oltre 100 milioni di euro per il pranzo di Pasqua e per i prodotti alimentari tipici della festa, stima il Codacons.

Rincari di Pasqua, le voci che vanno su
Aumentano i prezzi al dettaglio di una serie di prodotti alimentari, compresi quelli che caratterizzano il periodo pasquale.
«La carne d’agnello, re della Pasqua con 4.500 tonnellate consumate solo in occasione della festività, costa oggi il 4,9% in più rispetto allo scorso anno – dice il Codacons – Le uova fresche (400 milioni di pezzi venduti durante la Pasqua per un controvalore di 120 milioni di euro) sono rincarate del +4,5%. Per salumi e insaccati (13.000 tonnellate il consumo pasquale) si spende oggi il 2,5% in più».
La farina costa oggi il 10% in più rispetto allo scorso anno, mentre il burro sale del +17,4%, prosegue l’associazione. Lo zucchero costa il 5,6% in più. La pasta sale del +13%, la frutta del +8,1%, il pane del +5,8%, mentre la verdura registra il record del +17,8%. C’è da considerare che solo il comparto dei dolci pasquali vale 400 milioni di euro, per un consumo pari a circa 31 milioni di uova di cioccolato 25 milioni di colombe.
«Anche mangiare al ristorante, tuttavia, risulterà più caro – avvisa il Codacons – Sono circa 6,5 milioni gli italiani che, prima delle restrizioni legate al Covid, festeggiavano la Pasqua nei locali pubblici del nostro paese, spendendo circa 330 milioni di euro. Il caro-bollette e l’aumento dei costi dei generi alimentari determinerà quest’anno aumenti per i tradizionali menù di Pasqua proposti dai ristoranti italiani, compresi tra il +5% e il 10%».
