Rimborsi ai risparmiatori, tutto rinviato. Federconsumatori: “Continua la farsa”
Rinviata la decisione sui rimborsi ai risparmiatori coinvolti nelle crisi bancarie. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, scrive l’Ansa, lunedì convocherà a Palazzo Chigi le associazioni dei risparmiatori per concordare la norma che dovrebbe essere varata in un nuovo Consiglio dei ministri il giorno seguente. Solo dopo si valuterà con precisione come procedere. Non c’è dunque ancora l’accordo sui rimborsi ai risparmiatori vittime dei crac bancari.
E la questione rischia di trascinarsi ancora per molto. Il criterio di assegnazione degli indennizzi, l’esigenza di rispettare le norme europee, l’idea di rimborsi generalizzati per tutti – azionisti e risparmiatori – oppure di un arbitrato singolo spacca gli orientamenti all’intero del Governo. In sintesi, il problema è rappresentato dal doppio binario, come spiega la Repubblica: “Per evitare gli indennizzi a pioggia, generalizzati e previsti per tutti, le soluzioni possibili sono due: un arbitro indipendente che esamini i ricorsi caso per caso oppure un doppio binario, che preveda automatismi solo per alcune categorie di risparmiatori, individuati con criteri certi che stabiliscano in maniera inequivocabile che si tratta di “casi sociali”. Per tutti gli altri si riproporrebbe l’arbitrato.”
La quadra non è ancora stata trovata. Sul fronte associazioni dei consumatori, mentre ieri l’Adoc ha detto “no a indennizzi a pioggia” che non tengano conto delle singole posizioni e del livello di rischio dell’investimento, oggi Federconsumatori parla di “farsa sui rimborsi”. “Il Governo, ancora una volta, non ha mantenuto le promesse: i risparmiatori truffati hanno perso così un anno senza ricevere l’ombra di un rimborso!”, dice Emilio Viafora, presidente Federconsumatori.
“Il Governo – dice Federconsumatori – aveva garantito che sarebbe stato rimborsato tutto a tutti, dopo il Consiglio dei Ministri di ieri abbiamo avuto la conferma che si trattava unicamente di uno slogan funzionale a raccogliere voti e consenso”. L’associazione chiede un via libera ai decreti attuativi, dando priorità ai soggetti deboli e senza uscire dai parametri concordati con la Ue. “Questo continuo braccio di ferro non porterà da nessuna parte: in quest’ottica lo pseudo-confronto indetto per lunedì rischia di tramutarsi nell’ennesimo tentativo di calmare le acque, di proseguire la campagna elettorale e costruirsi un alibi per scaricare sull’UE l’irresponsabilità del Governo – dice ancora Federconsumatori – Abbiamo inoltre appreso dalle dichiarazioni alla stampa che all’incontro di lunedì il Presidente del Consiglio non convocherà le Associazioni dei Consumatori regolarmente iscritte e riconosciute dal CNCU, bensì le “associazioni dei risparmiatori” che ha finora usato come pubblico plaudente. L’esecutivo si deve assumere le proprie responsabilità non solo nei confronti dei risparmiatori, che aspettano da troppo tempo i rimborsi, ma verso tutti i cittadini italiani, che di fronte alla minaccia di una procedura di infrazione da parte dell’Europa sarebbero chiamati a pagarne il conto”.

La Federconsumatori ha tollerato per tanti anni la soluzione del rimborso “risparmiatori truffati dalle banche” ed ora pretende la soluzione del problema in tempi rapidi. Il Governo deve fare le sue valutazioni (cosa che i precedenti non facevano) per stabilire CHI HA DIRITTO e chi invece ha fatto TEMERARI INVESTIMENTI ad alto rischio per propria scelta o perché esortato dal trading suggerito dalla banca e,per maggiori promesse ci è cascato purtroppo chi sbaglia paga.