Un sit in di protesta per chiedere al Governo di indire un Election Day che accorpi il referendum sulle trivelle al primo turno delle prossime elezioni amministrative. La manifestazione si svolgerà domani a partire dalle 11 davanti a Montecitorio per sollecitare l’adozione di una misura che porterebbe a un risparmio stimato fra 350 e 400 milioni di euro. E faciliterebbe il raggiungimento del quorum. Nei giorni scorsi il ministro dell’Interno Angelino Alfano aveva gelato la proposta degli ambientalisti, che però non demordono.
no trivelleQualche giorno fa, rispondendo a un question time alla Camera dei Deputati, Alfano ha detto che l’election day con amministrative e referendum sulle trivelle incontra “difficoltà tecniche non superabili in via amministrativa: ci vuole una legge apposita”. Quello che invece le associazioni ambientaliste e la società civile stanno chiedendo, dopo il via libera della Corte Costituzionale al quesito referendario che riguarda la durata delle autorizzazioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti già rilasciate, è di accorpare il referendum col primo turno delle prossime elezioni amministrative di primavera: mossa che consentirebbe di risparmiare e al tempo stesso avvicinerebbe il raggiungimento del quorum.
La manifestazione di domani mattina è promossa da Greenpeace e da un ampio arco di associazioni e movimenti della società civile, uniti nella stessa richiesta. Secondo gli organizzatori, oltre a favorire la partecipazione dei cittadini, l’Election Day consentirebbe un risparmio di denaro pubblico stimabile in diverse centinaia di milioni di euro. Nei giorni scorsi Greenpeace ha lanciato una petizione sulla piattaforma Change.org per chiedere l’accorpamento del referendum con le prossime amministrative, ottenendo in poco più di una settimana oltre 65 mila adesioni.

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