
Rc auto, aumentano le tariffe. Consumatori: rincari immotivati (foto Pixabay)
Rc auto, aumentano le tariffe. Consumatori: rincari immotivati
Secondo i dati IVASS, nell’ultimo trimestre del 2024 il prezzo delle polizze Rc auto ha segnato un aumento del +6,6% su base annua. Per le associazioni dei consumatori i rincari sono immotivati, non giustificati né dal costo dei sinistri né dall’incidentalità
Le tariffe Rc auto continuano a salire: secondo i dati IVASS-IPER il prezzo della garanzia per i contratti stipulati nel quarto trimestre del 2024 è in media pari a 417 euro, in aumento del +6,6% su base annua in termini nominali e del 5,3% in termini reali.
Il premio medio a dicembre 2024 era pari a 419 euro, a ottobre e novembre dello stesso anno era 416 euro.
In particolare, per la metà delle province italiane il prezzo medio supera i 390 euro; nelle province più costose il premio medio supera i 422 euro. Inoltre tutte le province registrano un incremento dei prezzi su base annua con aumenti tra il +3,0% e il +10,3%. Gli incrementi maggiori sono rilevati a Roma (+10,3%), Lecce (+8,7%) e Catania (+8,6%), e il differenziale di prezzo tra Napoli e Aosta risulta pari a 262 euro, in aumento del +8,6% su base annua e in riduzione del -41,5% rispetto al quarto trimestre del 2014.
Rc auto, il commento dei Consumatori
Per l’Unione Nazionale Consumatori l’aumento delle tariffe Rc auto è “una pessima notizia”.
“Il fatto che la crescita rallenti rispetto al +7,9% annuo del quarto trimestre 2023 è una magra consolazione, visto che i 417 euro del premio rc auto restano una cifra astronomica, che non si aveva dal quarto trimestre del 2016. Inoltre, è ovvio che i prezzi non possono decollare per sempre con lo stesso ritmo esplosivo”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“La questione – conclude Dona – è che i rincari sono immotivati, non giustificati né dal costo dei sinistri né dall’incidentalità, come dimostrano i divari tra le diverse province, che variano in modo anomalo dal 3% al 10,3%, con Roma che continua ad essere la pecora nera d’Italia”.
“A partire dalla seconda metà del 2022 i prezzi delle polizze hanno iniziato a crescere, portando il premio medio a dicembre 2024 a quota 419 euro – commenta il Codacons. – Rispetto a gennaio 2022 le tariffe Rc auto hanno così subito un rincaro complessivo del 18,7%, passando da una media di 353 euro di gennaio 2022 (dato Ivass) ai 419 euro di dicembre 2024, con un aumento di ben 66 euro a polizza. Considerate le 32,9 milioni di auto assicurate in Italia, la crescita delle tariffe ha determinato nell’ultimo biennio una stangata complessiva da quasi 2,2 miliardi di euro a danno degli automobilisti italiani”.
Anche per Assoutenti “l’’aumento delle polizze Rc auto è del tutto immotivato e non trova alcuna giustificazione né nell’andamento degli incidenti stradali né nella crescita dei costi di riparazione”.
“Nel 2024 gli incidenti stradali in Italia sono diminuiti del 4,3% rispetto al periodo pre-pandemia, con un netto calo di vittime (-6,8%) e feriti (-8%) – spiega il presidente Gabriele Melluso –. Anche negli anni precedenti si è confermato un trend positivo, con una riduzione significativa della sinistrosità stradale”.
“La stessa Ivass ha recentemente confermato che dal 2022 l’incremento delle tariffe Rc auto supera ampiamente quello dei costi di riparazione e dei pezzi di ricambio – continua Melluso –. È dunque urgente una riforma strutturale del settore, che garantisca maggiore concorrenza, più diritti per gli assicurati e trasparenza nelle procedure di risarcimento”.
Per l’associazione serve, inoltre, “una immediata riforma dell’Autorità di vigilanza sulle assicurazioni o una nuova consiliatura che svolga finalmente il ruolo per cui è stata istituita: tutelare concretamente gli interessi e i diritti dei consumatori”.
