Il meccanismo è sempre lo stesso: il sito internet si presenta come un clone dell’originale e fa credere ai consumatori di poter acquistare a prezzi particolarmente vantaggiosi, di outlet, prodotti di grandi marche, come occhiali RayBan, calzature Tod’s e Roger Vivier, orologi Armani. In realtà si tratta di prodotti contraffatti, come segnalato dagli stessi titolari del marchi che hanno fatto visionare i siti coinvolti. L’Antitrust è intervenuta con una serie di multe nei confronti dei titolari di questi portali, con sanzioni pari a complessivi 510 mila euro.
Rayban, Tod’s, Roger Vivier e Armani: questi i marchi proposti dai siti internet, cui l’Antitrust ha contestato – su segnalazione di Indicam, l’Istituto Centromarca per la lotta alla contraffazione, insieme all’ Adoc nel caso di Rayban e Armani – la vendita di prodotti contraffatti, l’omissioni di informazioni sull’identificazione del professionista e di tutti i diritti del consumatore previsti nella fase post vendita, la mancata prestazione della garanzia legale di conformità.
Due multe per 100 mila euro vanno al titolare dei sito a dominio discountraybansunglasses.org e raybanstores.com: in questo caso si pubblicizzavano occhiali a marchio RayBan facendo credere ai consumatori che i prodotti venduti fossero originali e venissero offerti a prezzi particolarmente convenienti.  Gli occhiali erano in realtà contraffatti. La struttura stessa dei siti induceva i consumatori a ritenere che il prodotto fosse originale e venduto a prezzo outlet: in realtà era contraffatto, come evidenziato dallo stesso titolare del marchio RayBan che ha fatto visionare i siti dai propri tecnici, dopo numerose segnalazioni di clienti raggirati.
Nella denuncia relativa a questo caso, l’Adoc evidenzia che “anche le informazioni contenute nei siti in merito ai diritti riconosciuti agli acquirenti dal Codice del Consumo risultano non corrette, sia in merito alla fase post vendita, ovvero alla garanzia sul prodotto, che in merito  all’esercizio del diritto di recesso e di ripensamento. Sul punto i due siti forniscono informazioni confuse sulle modalità di restituzione del prodotto e di esercizio del diritto di ripensamento e non vengono rese note le informazioni sull’esistenza della garanzia legale obbligatoria”. L’associazione di consumatori, inoltre, sottolinea che l’insidiosità della pratica risiede, peraltro, anche nella pericolosità degli occhiali da sole venduti per i quali vengono indicate alcune caratteristiche come la protezione ai raggi UV e la qualità delle lenti, che non risponderebbero alle effettive caratteristiche dei prodotti. Un altro elemento di inganno, comune ai diversi siti coinvolti nei procedimenti dell’Antitrust, è che il prezzo degli articoli si poneva in linea con i prezzi outlet dei grandi marchi, amplificando in questo modo la percezione del consumatore di essere entrato in siti outlet di prodotti originali e non in siti che vendevano articoli contraffatti.
Un altro procedimento ha riguardato siti che vendevano prodotti contraffatti a marchio Tod’s: i siti sono individuati dai nomi a dominio todssoldes.net, todsfrance.net, chaussurestods.net, todsshoes2012.com e todsshoeuk.com. Anche in questo caso, si tratta di siti clone e il titolare del marchio Tod’s  ha identificato come contraffatti i prodotti che venivano venduti. Spiega l’Antitrust che “il professionista ha fornito ai consumatori informazioni ingannevoli in merito alla reale natura ed all’origine commerciale dei prodotti offerti in vendita, nonché in merito alla propria natura, qualifica e diritti, facendo ritenere al consumatore, contrariamente al vero, di essere un distributore autorizzato Tod’s e di vendere prodotti originali, risultati in realtà prodotti contraffatti. Sul punto risulta che il titolare del marchio Tod’s, in ragione di numerose segnalazioni ricevute da consumatori che avevano effettuato acquisti sui siti in considerazione, ha fatto visionare gli stessi dai propri tecnici ed ha pertanto segnalato all’Autorità, tramite l’associazione Indicam, che tutti i prodotti ivi offerti in vendita risultavano contraffatti”. Il titolare dei siti è stato multato per 110 mila euro.
Il caso delle vendite di falsi prodotti Roger Vivier riguarda una serie di siti web (rogervivier2013.com, rogerviviersoldes.com, usrogervivier.com, rogervivierer.com, rogervivierny.com, frrogervivier.com, rogervivierr.com, rogerviviershop.org, rvboots.com e rvonlinestore.com) che anche in questo caso si pongono come cloni e vendono prodotti non originali. E anche in questo, come negli altri, l’acquisto del prodotto non originale non consente in alcun modo agli acquirenti di poter usufruire né della garanzia legale, in quanto comunque il prodotto eventualmente sostituito sarà sempre non originale, né tanto meno della garanzia di conformità del produttore in quanto i beni venduti sui siti non rientrano nel novero di quelli prodotti dal titolare del marchio. L’Antitrust ha multato il titolare dei marchi per complessivi 200 mila euro.
L’ultimo caso rilevato è la vendita di orologi contraffatti Armani attraverso il nome a dominio emporioarmaniwatchesuk.uk.com, che lasciava intendere ai consumatori che i prodotti venissero offerti a prezzi vantaggiosi e convenienti. Anche in questo caso, si trattava di prodotti contraffati, come evidenziato dal titolare del marchio Emporio Armani che ha fatto visionare il sito. Nel dettaglio, l’Adoc ha inoltre contestato che “l’insidiosità della pratica risiede anche nella particolare attrattiva generata da un prodotto di grande moda ed attualità come gli orologi Armani. Il professionista amplifica l’effetto aggancio del proprio sito in quanto propone già nella home-page la spedizione gratuita del prodotto oltre ad un ipotetico ulteriore sconto applicato in caso di acquisto immediato. Inoltre, in tutto il sito www.emporioarmaniwatchesuk.uk.com. scorrono in super le immagini e le foto tratte dal sito originale”. In questo caso, le sanzioni sono pari a 100 mila euro.


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