Indagini diagnostiche e screening per l’individuazione di fattori di rischio; attivazione di servizi (CUP, telemedicina); esami strumentali per il monitoraggio delle patologie; supporto ai pazienti per una più efficace aderenza terapeutica nelle patologie croniche; presenza nelle farmacie di ulteriori professionisti e coinvolgimento in campagne informative per l’educazione alla salute: questi tra gli oltre cinquanta indicatori presi in esame dall’indagine avviata da Cittadinanzattiva con le farmacie Federfarma aderenti all’iniziativa.

L’indagine rientra nel Progetto “Rapporto annuale sulla farmacia, presidio del Servizio sanitario nazionale”, promosso da Cittadinanzattiva in partnership con Federfarma e con il supporto non condizionato di Teva. L’obiettivo è quello di fornire una panoramica della situazione delle farmacie italiane e dei servizi offerti ai cittadini, con particolare riferimento ai bisogni dei malati cronici e con un approfondimento riguardante le aree interne, cioè le aree disagiate del territorio nelle quali la farmacia rappresenta spesso l’unico presidio sanitario a disposizione delle persone, in gran parte anziane, che vi risiedono.

“Il nostro obiettivo è quello di sostenere un percorso che incentivi la crescita dell’offerta dei servizi per i cittadini e garantisca equità di accesso”, dichiara Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva. “L’accesso è infatti una delle aree con maggiori difficoltà per le persone, e grazie proprio a questa collaborazione tra cittadini e farmacisti lavoreremo per il superamento delle disuguaglianze territoriali. Il punto di vista dei farmacisti sarà inoltre integrato da quello civico, e in particolare da quello delle associazioni delle persone affette da patologie croniche o rare”.

“Credo fortemente in questo progetto, perché la farmacia si sta impegnando per essere sempre più vicina ai cittadini. Per comprenderne le reali esigenze e dare risposte adeguate, l’indagine promossa da Cittadinanzattiva è sicuramente uno strumento prezioso” afferma Marco Cossolo, presidente Federfarma.

Oggi le farmacie offrono un’ampia gamma di servizi ai cittadini, ma a macchia di leopardo sul territorio. Inoltre i nuovi servizi richiedono notevoli investimenti per affrontare i quali la farmacia ha bisogno di sostenibilità economica. In quest’ottica si muove la sperimentazione finanziata dalla legge di Bilancio 2018. Un ulteriore segnale positivo dell’interesse delle Istituzioni per lo sviluppo della farmacia dei servizi è la recente costituzione presso il ministero della Salute di un gruppo di lavoro dedicato all’argomento”.


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