Prestiti in calo, Bankitalia: ad ottobre -1,3% a famiglia
Nuovo calo dei prestiti bancari ai privati: -3,7% in un anno (ottobre 2012 – ottobre 2013). I prestiti alle famiglie sono scesi dell’1,3% (-1,1% a settembre) e quelli alle società non finanziarie del 4,9% (-4,2% a settembre). Sono i dati pubblicati oggi da Bankitalia. Dura la reazione del Codacons, secondo cui “è scandaloso che le banche si tengano i soldi invece di rimetterli in circolo ed è ancora più vergognoso che, quando li prestano, lo facciano con spread assurdi ed ingiustificati, a fronte di un costo del denaro ai minimi storici”.
Tornando ai dati di Bankitalia, a ottobre si registra una crescita dei depositi del settore privato, pari al 5,4% (3,6% a settembre), mentre la raccolta obbligazionaria, incluse le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 7% sui 12 mesi (-7,2% nel mese precedente). Sempre a ottobre il tasso di crescita sui 12 mesi delle sofferenze è risultato pari al 22,9%, invariato rispetto a settembre.
I tassi d’interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,90% (3,97% a settembre); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 9,28% (9,61% a settembre). I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 4,49% (4,33% nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia al 2,86% (2,98% a settembre). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,99% (1,02% a settembre).
Il Codacons ricorda che alcune banche hanno concesso finanziamenti applicando addirittura tassi usurari. La recente sentenza della Corte di Cassazione n. 305/2013 , secondo cui nel calcolo ai fini della legge anti-usura n.108/1996 devono essere presi in considerazione tutte le spese e le voci di costo relative all’erogazione di una somma di denaro in prestito, compresi gli interessi di mora, ha aperto la possibilità per migliaia di cittadini di ottenere la restituzione degli interessi non dovuti già versati e corrispondere per il futuro la sola quota capitale. L’Associazione invita chi è strozzato dalle rate del mutuo o di un prestito a partecipare all’azione legale del Codacons, verificando se ha superato i tassi soglia previsti dalla legge.
Rispetto, infine, allo scarso utilizzo della moneta elettronica, ancora poco utilizzata in Italia, dove l’83% delle transazioni viene eseguito in contante a fronte di una media europea del 65%, il Codacons denuncia costi e balzelli tanto assurdi quanto ingiustificati per l’uso della carta di credito o del bancomat, ad esempio facendo pagare un canone se non si spende almeno un tot all’anno con la carta di credito o non si fa almeno un prelievo al mese con il bancomat.