Sono tre i progetti vincitori della  VII edizione del Premio “Vito Scafidi”: un video e un sito web completamente dedicato al tema della sicurezzanelle scuole messi a punto dagli studenti dell’Istituto superiore Avogadro di Torino; una rete sul territorio di Ferrara, attivata dall’Istituto comprensivo Govoni, sul tema dell’integrazione degli alunni stranieri; una campagna di sensibilizzazione sull’uso di alcool e droghe messa a punto dai giovanissimi alunni della scuola elementare Vivaldi di Settimo Torinese.
Inoltre, gli alunni di due classi dell’Istituto comprensivo Luigi Rizzo di Roma hanno ricevuto, primi in Italia, il Diploma di Responsabili Studenti per la Sicurezza (Security Young Manager), figura promossa dalla Scuola di Cittadinanzattiva, in collaborazione con il Dipartimento nazionale della Protezione civile, che la stanno estendendo, in queste settimane, ad altri 600 studenti di Piemonte, Basilicata ed Umbria.
“Il Premio Scafidi, a cui hanno concorso dal 2007 ad oggi 1321 progetti di cui 120 nell’ultimo anno, è per noi l’esempio lampante di quanto le scuole abbiano a cuore la sicurezza, il benessere e l’educazione civica e quanto, pur con risorse umane e finanziarie sempre più ridotte, riescano a coinvolgere comunità ed istituzioni locali a partire dalla partecipazione attiva degli studenti” afferma Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della Scuola di Cittadinanzattiva.
A partire da oggi, inoltre, le 1000 scuole della rete costituitasi negli anni grazie alla campagna Impararesicuri, e tutti i cittadini interessati, saranno coinvolti nel sondaggio su “La scuola che vorrei”. Partendo da otto proposte elaborate da Cittadinanzattiva e consegnate oggi agli interlocutori presenti, scuole e cittadini potranno indicare le loro priorità che l’associazione si impegnerà a sottoporre all’attenzione del Parlamento, nonché ad elaborare strategie, campagne e punti rete per l’attuazione delle stesse.
Ecco le otto proposte:
Completare l’anagrafe dell’edilizia scolastica entro il 2013 e realizzare sopralluoghi tecnici sulle scuole durante la pausa estiva per verificarne le condizioni
Diffondere la cultura della sicurezza nelle scuole e sul territorio, istituendo il Responsabile studenti per la sicurezza in tutte le scuole e vincolando le amministrazioni comunali ad approvare i Piani comunali di emergenza.
Considerare l’edilizia scolastica una priorità sulla quale investire, programmando un piano decennale, concertato tra Stato ed enti locali; destinandole l’8 per mille per la parte di competenza statale; affidando gli interventi di piccola manutenzione direttamente alle scuole.
Abbattere le barriere architettoniche e non solo che rendono difficile, e  a volte impossibile, la la vita scolastica per gli alunni con disabilità.
Investire sul benessere e la salute a scuola, recuperando spazi verdi e cortili, costruendo nuove palestre, incrementando le campagne informative sui corretti stili di vita, approvando una normativa specifica per la somministrazione dei farmaci a scuola.
Rilanciare l’educazione civica nelle scuole e ridare spazi e fondi al servizio civile volontario.
Riconoscere la cittadinanza ai minori stranieri nati in Italia o giunti nel nostro Paese da piccoli e favorire l’integrazione degli alunni stranieri..
Digitalizzare le scuole, ripensando gli spazi anche fisici di apprendimento e prevedendo percorsi formativi obbligatori per gli insegnanti.


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1 thought on “Premio Vito Scafidi, i vincitori di Cittadinanzattiva

  1. Ricordiamo che la Fondazione “Benvenuti in Italia” , aveva lanciato la proposta di espandere la spesa pubblica dedicata alla scuola, senza aumentarne il carico fiscale, semplicemente inserendo la dicitura esplicita “scuola pubblica” come destinataria dell’8×1000. Tale proposta si inserisce nella campagna dedicata a Vito Scafidi, morto a 17 anni, in ricordo del quale il 22 novembre scorso, a quattro anni dalla tragedia, la Fondazione ha promosso una marcia silenziosa per ricordare il giovane Vito e tutte le vittime morte negli istituti italiani.La Signora Scafidi, mamma di Vito, ha ringraziato per l’impegno chiesto al Governo in materia di sicurezza degli edifici scolastici, soprattutto in nome di tutti quegli studenti che “ignari rischiano la vita tutti i giorni entrando a scuola”.

Parliamone ;-)

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