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Lotta alle pratiche commerciali sleali nel commercio al dettaglio. La Commissione Europea ha adottato un piano d’azione e un Libro verde per eliminare le pratiche sleali nella catena di fornitura, alimentare e non, tra imprese di prodotti e per dare maggiori diritti ai consumatori. Al via una consultazione pubblica di 3 mesi per valutare l’impatto delle pratiche sleali nel commercio transfrontaliero. Tra le priorità previste dal piano d’azione ci sono: dare maggiori diritti ai consumatori informandoli meglio; migliorare l’accessibilità dei servizi al dettaglio promuovendo uno scambio di buone pratiche tra Stati membri sulla programmazione commerciale e territoriale.
Bisogna, inoltre, favorire relazioni commerciali più eque e sostenibili lungo la catena di fornitura dei prodotti alimentari e non alimentari; collegare meglio tra loro il commercio al dettaglio e l’innovazione; migliorare l’ambiente di lavoro, ad esempio grazie a una migliore corrispondenza tra le esigenze dei datori di lavoro e le competenze del personale.
La Commissione istituirà un gruppo permanente per la competitività nel commercio al dettaglio che contribuirà a sviluppare ulteriori obiettivi per i settori individuati, monitorare i progressi e formulare raccomandazioni.
Il Libro Verde avvia una consultazione della durata di tre mesi sulle pratiche commerciali sleali nella catena di fornitura alimentare e non alimentare tra imprese. La Commissione esaminerà inoltre l’efficacia delle leggi e delle autoregolamentazioni adottate per combattere queste pratiche a livello nazionale e gli ostacoli allo sviluppo del mercato unico.
Nel caso specifico del settore alimentare, nel 2010 è stata istituita una piattaforma di esperti sulle pratiche contrattuali tra imprese in seno al Forum ad alto livello per un migliore funzionamento della catena di fornitura alimentare, incaricata di cercare soluzioni al problema.
Il Commissario per il mercato interno e i servizi Michel Barnier ha dichiarato: “I dettaglianti svolgono una funzione essenziale per garantire che i consumatori dell’UE beneficino del mercato unico. Alcune barriere, tuttavia, continuano a ostacolare la creazione di un mercato unico del commercio al dettaglio efficiente e competitivo. Questo piano d’azione definisce una strategia per rendere il settore più competitivo e più efficiente dal punto di vista economico, ambientale e sociale. È fondamentale, d’altra parte, il rispetto delle regole del gioco – ha proseguito Barnier – Le pratiche commerciali sleali mettono in pericolo la vitalità delle imprese e rendono inefficiente la catena della fornitura al dettaglio. I consumatori devono poter ottenere prezzi competitivi, ma è giusto che anche i fornitori della distribuzione al dettaglio possano contare su prezzi giusti per i loro prodotti”.
 


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