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C’è chi non può curarsi. Perchè non ha i soldi per un analgesico, per un antinfluenzale, per nessuno di quei medicinali così diffusi e di facile accesso solo per chi ha le risorse per comprarli. “Perché nessuno debba mai più scegliere se mangiare o curarsi”, si rinnova domani l’appuntamento con la Giornata di raccolta del farmaco organizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico. L’invito rivolto a tutti: “Vieni in farmacia e dona un farmaco a chi ha bisogno”.
farmaci donazioneLa Fondazione evidenzia che i poveri in Italia sono ormai oltre quattro milioni. “Hanno bisogno di biberon per i loro figli, antidolorifici per l’artrosi, integratori e antinfluenzali per continuare e cercare lavoro. Hanno tutti bisogno del minimo indispensabile per sopravvivere dignitosamente”, dice il Banco Farmaceutico, ricordando che solo lo scorso anno le richieste di farmaci da parte della fascia di popolazione che non è più in grado di procurarseli è aumentata del 6,4%. Questo è stato infatti l’incremento registrato dall’Osservatorio donazione farmaci di Banco Farmaceutico, che analizza le esigenze intercettate dagli enti caritativi. In 15 anni, durante la giornata di raccolta del farmaco, sono stati raccolti oltre 3.750.000 farmaci per un controvalore commerciale di oltre 22 milioni di euro.
Domani dunque si rinnova l’appuntamento: durante la giornata, in tutta Italia, presso le farmacie che aderiscono all’iniziativa, sarà possibile acquistare farmaci da automedicazione, che saranno donati alle persone prive di risorse e in stato di povertà che, su tutto il territorio nazionale, non possono permettersi l’acquisto di medicinali. La Giornata di quest’anno, realizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus in collaborazione con BF Research, Federfarma, FOFI e CDO Opere Sociali, sarà presente in circa 3.700 farmacie distribuite in 97 province, in più di 1.200 comuni e nella Repubblica di San Marino. Per comprare e regalare un farmaco da banco basterà dunque recarsi in una farmacia che espone la locandina della Giornata di Raccolta del Farmaco 2016. Nel 2015, Banco Farmaceutico, ha raggiunto 400.000 poveri grazie all’impegno di 3.673 farmacie e più di 14.000 volontari (400 operano tutto l’anno).
I dati sulla povertà sanitaria, diffusi alla fine del 2015 proprio dal Banco Farmaceutico, evidenziano che questa ormai è una realtà: in molte famiglie si spende meno per le cure mediche, mentre molti poveri semplicemente rinunciano a curarsi e a comprare i farmaci necessari. Famiglie intere non possono permettersi cure sanitarie e acquisto di farmaci e limitano quanto più possibile la spesa per curarsi. In Italia si contano oltre 400 mila persone che non possono comprare un farmaco. Secondo un recente rapporto dell’Osservatorio donazione farmaci del Banco Farmaceutico, la spesa sanitaria procapite è costante a 444 euro ma quella dei più poveri si ferma a soli 69 euro: mentre nelle famiglie non povere si destina il 3,8% del budget domestico per curarsi, in quelle povere si scende all’1,8%. Gran parte di questa spesa, 52 euro e in flessione del 2,1% rispetto all’anno precedente, è dedicata alla spesa per i medicinali, contro i 206 euro di media che gli italiani destinano ai farmaci. C’è il 3,9% della popolazione che ha rinunciato ad acquistare farmaci necessari per motivi economici.

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