poste

Cosa pensano gli italiani delle Poste? Raccontano servizi e disservizi lamentando soprattutto l’attesa allo sportello – molto varia da città a città, ma in media di mezz’ora per il pagamento di una bolletta – e il fatto che Poste Italiane sembri sempre di più una banca. Più della metà degli intervistati è insoddisfatta del numero di sportelli esistenti e di quelli effettivamente disponibili. Sono alcuni dei dati che vengono da un questionario raccolto da Altroconsumo fra i suoi soci, ai quali  sono state chieste le impressioni sul servizio postale. Hanno partecipato all’indagine più 2600 cittadini. E l’immagine che ne esce è alquanto appannata.
In generale le Poste non soddisfano gli italiani. L’operazione più comune che viene svolta nell’ufficio postale è il pagamento delle bollette ma qui gioca l’attesa allo sportello, elemento che maggiormente condiziona la soddisfazione degli intervistati insieme alla cortesia del personale. Spiega Altroconsumo: “Il tempo che passa prima di essere serviti è molto variabile, si va da un minimo di sedici minuti a Bolzano a un massimo di quarantatré a Palermo. In media l’attesa denunciata dagli intervistati sfiora la mezz’ora: di certo non è poco. Più della metà degli italiani è insoddisfatta anche del numero degli sportelli, del numero di quelli effettivamente disponibili e dei parcheggi nelle vicinanze degli uffici postali. Grande insoddisfazione per la carenza di uffici aperti il sabato pomeriggio, quando magari essere costretti a mettersi in coda potrebbe creare meno difficoltà rispetto a un giorno lavorativo”.
I servizi online sono generalmente bocciati dal campione, mentre i più soddisfatti sono i clienti di BancoPosta che hanno un trattamento privilegiato nell’ufficio postale e una “corsia” dedicata, agevolata e più rapida, ma disapprovata dall’utente medio che non è correntista BancoPosta.
Diversi i disservizi segnalati. “Il 15 per cento degli utenti che hanno spedito un pacco nell’ultimo anno ha subito un danno – spiega Altroconsumo – Minori i danni per la posta prioritaria, ordinaria e per le raccomandate. Anche se magari incolumi, molti prodotti postali non giungono a destinazione per vari motivi. Un caso tipico è il postino, troppo frettoloso, che non suona il campanello per consegnare una raccomandata e costringe il destinatario a recarsi in uno degli uffici cittadini a ritirarla personalmente. Ma non arrivano sempre a destinazione nemmeno i pacchi e la posta ordinaria e prioritaria. Tra questi ci sono i problemi con la consegna dei pacchi: il 14% di chi ne ha inviato almeno uno nell’ultimo anno ha avuto problemi. Questo è l’unico ambito in cui l’azienda concorre con altri operatori, i corrieri privati, e non ne esce benissimo: è la meno gradita”.


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2 thoughts on “Poste Italiane, Altroconsumo: immagine appannata e troppe attese allo sportello

  1. Oltre che commentare ci sarà qualche politico che affronterà il problema limitando lo strapotere delle poste italiane?.Per esempio io non ho ricevuto un pacco e malgrado abbia ampiamente documentato il contenuto ed il valore del contenuto,e tutti i reclami e le raccomandate inviate (spese mai riconosciute) dopo oltre 6 mesi le poste mi hanno accreditato solo 50€ su un costo complessivo di oltre 80€. Un disegno di Legge più serio deve essere proposto dal Governo per mettere ordine alla materia.Inoltre l’antitrust perchè non interviene visto che le poste it.hanno praticapente il monopolio e non è più un ente pubblico ma privato?Le regole della concorrenza non vengono applicate alle Poste It.Perchè?

  2. Il problema è che Poste Italiane non fa più il suo mestiere, ed arriva persino, da poco tempo, a distribuire pubblicità di tutti i tipi ed intasare le cassette delle lettere (cosa finora esplicata da servizi privati con personale avventizio) anche dove è scritto a chiare lettere “NO PUBBLICITA'”, a vendere qualsiasi cosa, afare servizi bancari e finanziari, e mancando a doveri legali, quali ad esempio il rilascio di adeguate ricevute , o timbri datati equivalenti, sulle raccomandate che hanno spesso valore legale dal momento dell’avvenuta consegna nelle mani del destinatario.
    Se ne potrebbe dire di più, ma lascio spazio ai commenti di chi vuole intervenire. C’è solo da dire che le segnalazioni sembrano non interessare a nessuno che possa intervenire pesantemente.

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