Greenpeace fa parlare i leader in difesa dell’ambiente (veramente falso)
“Questa, purtroppo, è una fake news”. Da Greenpeace arriva una campagna di comunicazione che fa dire ai leader politici cose che in realtà non hanno detto. Le immagini sono vere, le affermazioni sono dichiaratamente false. Perché false? Perché i leader che si stanno confrontando in vista delle prossime elezioni politiche promettono azioni in difesa dell’ambiente: promettono di raddoppiare le rinnovabili, di opporsi ai trattati commerciali con Usa e Canada, di fermare i diesel entro il 2021, di vietare la plastica usa e getta.
Sono tutte promesse che in realtà non sono state fatte, spiega Greenpeace Italia lanciando la campagna sui social media. Invece di stilare la classifica delle richieste ai partiti politici, l’associazione ambientalista mette loro in bocca cosa che non hanno detto e che non diranno – ma che gli ambientalisti vorrebbero poter ascoltare come segnale di un’attenzione all’ambiente che non sembra arrivare da nessuna sponda.
Anche perché lotta al cambiamento climatico e attenzione all’ambiente non sono certo al primo posto dei temi di questa campagna elettorale. Spiega Greenpeace: “Circolano sui social network le immagini elettorali di sette tra i principali leader politici, con messaggi che appaiono davvero molto ambientalisti. Purtroppo non è un cambiamento di rotta, ma una campagna di comunicazione di Greenpeace, com’è chiaro dal disclaimer: “questa è una fake news”.
Sostiene il direttore delle campagne di Greenpeace Italia Alessandro Giannì: “L’ambiente non compare tra i temi di cui dibattono i candidati alle prossime elezioni politiche in Italia, eppure è un tema cruciale. La qualità dell’aria nelle nostre città è tra le peggiori d’Europa e gli effetti dei cambiamenti climatici sono già evidenti. Le politiche energetiche degli ultimi anni hanno soffocato lo sviluppo delle rinnovabili che in Italia devono invece tornare a crescere. Senza misure coerenti di riduzione drastica delle emissioni di gas serra e di adattamento e mitigazione siamo tutti esposti a rischi gravissimi”.
Quali sono dunque le promesse che Greenpeace mette in bocca ai candidati leader? Nella campagna di comunicazione di Greenpeace, Silvio Berlusconi promette di raddoppiare le rinnovabili in tre anni mentre Emma Bonino promette di opporsi ai trattati Ttip e Ceta. Luigi Di Maio si batte per lo stop ai diesel entro il 2021 e Pietro Grasso promette che l’Italia non diventerà il gasdotto d’Europa. Giorgia Meloni vuole vietare la plastica usa e getta, Matteo Renzi dice che avremmo dovuto votare sì al referendum sulle trivelle di due anni fa e Matteo Salvini chiede acqua pulita, non come quella contaminata bevuta in Veneto per anni. Sono promesse che piacciono? Tranquilli: nessuna di queste è vera.