Politiche 2018, CIWF: allevamenti e benessere animale, sei richieste ai partiti
Sei impegni ai partiti sul benessere animale negli allevamenti. Con una serie di richieste precise: etichettatura volontaria secondo il metodo di allevamento, divieto di trasporti di durata superiore a otto ore, telecamere nei macelli, divieto dell’uso preventivo di antibiotici, allevamenti sostenibili e riduzione del consumo di carne. Le proposte vengono dal CIWF Italia che in occasione delle prossime elezioni politiche ha stilato un documento con sei impegni richiesti alla politica nella prossima legislatura. Per ora hanno risposto M5S, LeU, PD e Movimento Animalista mentre nessuna risposta è arrivata da Lega e FI.
I sei impegni partono dalla richiesta di una etichettatura volontaria secondo il metodo di allevamento per conigli, suini e bovini. In Italia solo le uova delle galline sono etichettate obbligatoriamente secondo il metodo di allevamento, mentre c’è un’etichettatura volontaria per il pollame. Gli altri sono esclusi e CIWF Italia chiede dunque di prevedere un’etichettatura per bovini, suini e conigli, che sono allevati per la maggior parte in modo intensivo. Altro tema considerato prioritario è quello del trasporto. Diverse inchieste hanno denunciato che spesso gli animali sono trasportati in condizioni di sovraffollamento, in mancanza di acqua e cibo, e senza soste adeguate. Da qui la richiesta di vietare i viaggi superiori alle 8 ore all’interno dell’UE e l’esportazione degli animali fuori dall’UE.
La terza richiesta riguarda l’installazione di telecamere nei macelli per evitare inutili sofferenze degli animali e in modo da tutelare la privacy dei lavoratori. Quarta richiesta è quella di divieto all’uso preventivo degli antibiotici. In gioco c’è un’emergenza globale come quella dell’antibiotico-resistenza e il fatto che in Italia circa il 70% degli antibiotici sia destinato agli animali. Il CIWF Italia chiede ai partiti di approvare una legge che vieti l’uso preventivo degli antibiotici negli allevamenti. Con essa c’è poi la richiesta di incentivi alla transizione verso allevamenti più sostenibili, che rispettino il benessere animale.
Ultima richiesta è infine quella di iniziative che invitino alla riduzione del consumo di carne e derivati, all’insegna dello slogan “mangiare meno, mangiare meglio”. “Le diete che prevedono grandi quantitativi di carne non sono sostenibili, non solo in termini ambientali, ma anche di salute pubblica”, dice il CIWF, che chiede di promuovere nelle scuole e nelle mense pubbliche una dieta con un minore apporto di carne, che provenga da allevamenti più sostenibili e rispettosi del benessere degli animali.
Sostiene Annamaria Pisapia, Direttrice di CIWF Italia Onlus: “I punti del nostro programma sono nodi fondamentali per favorire la transizione dell’Italia da paese in cui si pratica prevalentemente l’allevamento intensivo, sistema insostenibile non solo per la crudeltà intrinseca sugli animali ma anche per gli impatti sull’ambiente e rischi per la salute delle persone, ad un paese che guarda avanti, verso un’agricoltura più sostenibile verso tutti: animali, persone e ambiente. Ci preoccupa e, sinceramente, amareggia che la coalizione di centrodestra non ci abbia dato alcun riscontro. I nostri sono temi etici, di salute pubblica e ambientali, su cui si dovrebbe avere consenso unanime ben al di là della parte politica. Ci conforta però di avere avuto le adesioni di LeU, M5S e PD. Dopo le elezioni lavoreremo perché gli impegni presi da questi soggetti politici diventino realtà”.
