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Noleggio cellulari e tablet, sanzione Antitrust

L’Antitrust ha sanzionato Samsung Electronics Italia S.p.A. e Personal Renting S.p.A. per il servizio di noleggio di cellulari e tablet. Due le multe per un totale di 450 mila euro.

Il 21 dicembre 2021, informa una nota, l’Antitrust ha infatti chiuso un procedimento relativo alla promozione e alle modalità di gestione di una formula commerciale innovativa – il noleggio per 24 mesi di beni di consumo quali tablet e smartphone – e ha multato Samsung per 150mila euro e Personal Renting per 300mila euro.

Noleggio cellulari e tablet, la valutazione dell’Antitrust

Il procedimento, si legge nel bollettino pubblicato oggi, riguarda «il comportamento posto in essere da Samsung e da Personal Renting in relazione alla promozione e conclusione di un contratto di noleggio di 24 mesi per prodotti di alta tecnologia e alla fase di esecuzione del contratto, e specificamente la ritardata e mancata assistenza/sostituzione del dispositivo come previsto dal contratto di assicurazione accessorio al contratto di noleggio, nonché l’addebito sulla carta di credito del cliente, dopo la cessazione del contratto, di penali arbitrariamente definite e ingiustificatamente applicate per presunti danni o mancate restituzioni non dipendenti dalla volontà dei consumatori».

Secondo l’Autorità, Samsung ha diffuso messaggi pubblicitari ingannevoli in merito all’offerta del servizio di noleggio utilizzando affermazioni rassicuranti – come l’espressione “senza pensieri” – e omettendo alcune informazioni essenziali, quali l’applicazione di importanti penali in caso di danni o di smarrimento degli apparecchi noleggiati.

L’Autorità ha inoltre accertato una seconda pratica commerciale aggressiva a carico di Personal Renting, consistente nella applicazione ai consumatori, al momento della restituzione dei beni, di importanti penali. In particolare, nella delicata fase di restituzione degli apparecchi e di verifica del loro stato di usura, Personal Renting applicava ai consumatori penali di importo elevato e di gran lunga superiori all’effettivo valore residuo dell’apparecchio, per asseriti danni o per mancate restituzioni, senza contraddittorio e senza fornire un adeguato riscontro ai clienti. La fase di accertamento del valore e dello stato d’uso dell’apparecchio era affidata a partner commerciali esterni che erano interessati alla sottostima dell’apparecchio stesso in quanto tale valutazione rappresentava per loro il prezzo di acquisto del dispositivo.

L’entità delle sanzioni è stata decisa dall’Autorità considerato il comportamento collaborativo tenuto dalle società nel corso del procedimento e le misure correttive adottate spontaneamente sia da Samsung sia da Personal Renting.


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