“La mia priorità e quella della Commissione Europea è quella di progettare una politica europea di interesse per i consumatori”. Lo ha detto Neven Mimica, Commissario europeo alla politica dei consumatori, che oggi è stato a Roma per la sua prima visita ufficiale in Italia. Diventato Commissario il 1° luglio 2013 con l’ingresso del suo Paese, la Croazia, nell’Unione Europea, Mimica ha davanti a sé soltanto pochi mesi di mandato. Ma ha le idee molto chiare su quelli che sono i temi “caldi” sul tavolo e quelli che saranno i prossimi passi della politica europea dei consumatori.
Come ha sottolineato, “la politica dei consumatori è una materia trasversale e tocca diversi settori”, dall’energia alle telecominucazioni, passando per le banche e l’alimentazione. Quello che vuole cercare di fare il nuovo Commissario è passare da una tutela passiva dei diritti e della sicurezza dei consumatori ad una tutela attiva che presuppone un consumatore più consapevole e più informato. “Solo in questo modo sarà possibile potenziare la rilevanza dei consumatori nei mercati” ha spiegato il Commissario.
Mimica ha insistito sulla necessità di “una politica concorrenziale forte ed efficace, unica via per ripristinare la fiducia in un periodo di crisi economica come quello che stiamo attraversando”. “Bisogna riuscire ad andare incontro alle aspettative dei consumatori, legiferando in questa direzione”. Il Commissario ha fatto riferimento ai settori in cui è intervenuto: quello della trasparenza bancaria e del mercato dell’energia. “La mia priorità è lavorare assieme al Parlamento e al Consiglio Ue affinché i tre pacchetti attualmente in esame – su sicurezza dei consumatori, dispositivi medici e accesso e trasparenza dei conti bancari – siano adottati prima della fine del mandato dell’Europarlamento”.
Purtroppo alla domanda sul perché non si riesca a trovare un accordo su una class action europea, Mimica ha risposto che la Commissione si è limitata ad una raccomandazione perché ha reputato più importante dare linee guida agli Stati membri ed invitarli a seguire le indicazioni, visto che le legislazioni dei singoli paesi sono così diverse tra loro.
Per Mimica è importante anche che le norme europee siano recepite dai Paesi membri “nella maniera migliore e più breve possibile” e che la loro applicazione faccia in modo che “i consumatori abbiano in tutta l’UE gli stessi diritti e gli stessi livelli di protezione”. Mimica non si è risparmiato commenti sul consumerismo italiano e sulle Associazioni dei consumatori: secondo il Commissario i consumatori italiani possono contare su “movimenti e attività tra le più sviluppate in Europa”, che però sono allo stesso tempo molto frammentate. Inoltre ognuna di esse si concentra su questioni economiche, politiche, fiscali generali legate ai diritti dei consumatori e non molto sui problemi specifici legati, ad esempio, alla vendita al dettaglio dei prodotti. Mimica ha affrontato anche un argomento caro alle Associazioni dei consumatori: “Sono favorevole ad un sistema di finanziamento attraverso un fondo alimentato dalle società” ha detto sottolineando che il sistema attuale non è abbastanza efficace per “avere un ruolo efficace nella negoziazione”.
Il Commissario ha annunciato l’avvio, il prossimo anno, di una piattaforma online attraverso la quale le associazioni potranno scambiarsi punti di vista ed esperienza tecniche necessarie per la loro crescita. Alla base di tutto, comunque, deve esserci una cosa fondamentale: il dialogo.


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