Nas contro falso olio extravergine in Toscana, Emilia Romagna e Lazio
Operazione contro il falso olio extravergine di oliva: sono stati sequestrati circa 2500 litri di olio di oliva privi di rintracciabilità, 5 mila litri di olio contraffatto contenuti in silos, circa 73 kg di clorofilla e 4 barattoli di betacarotene sufficienti a camuffare una grande quantità di olio di semi, o di olio di scarsa qualità, spacciandolo per olio extravergine di oliva. L’operazione è stata condotta in varie province della Toscana, dell’Emilia Romagna e del Lazio dai carabinieri dei Nas di Firenze e della sezione di Pistoia, coadiuvati da militari dei comandi provinciali e da personale dell’Istituto Controllo Qualità Repressione Frodi del ministero delle Politiche Agricole, su delega della Procura di Pistoia.
Sono state eseguite 17 perquisizioni a carico di 17 indagati e di 6 attività commerciali nel settore della produzione e distribuzione di olio extra vergine di oliva. Il reato contestato agli indagati è di associazione per delinquere finalizzata alla frode in commercio consistente nell’adulterazione e contraffazione di olio extra vergine di oliva. Il valore complessivo dell’olio sequestrato ammonta a oltre 500 mila euro e la quantità di sostanze per l’adulterazione, se non sequestrate, avrebbe permesso di immettere in commercio circa 500 mila litri di olio extra vergine di oliva contraffatto.
Secondo gli inquirenti, quella che si era creata era infatti una rete criminosa che reperiva anche all’estero, in Spagna e nel Maghreb, materie quali clorofilla e betacarotene, che vengono usate per la sofisticazione degli oli: servono a dare il tipico colore verde dell’olio di qualità a un olio che di qualità non è. Le due materie venivano poi cedute e oleifici compiacenti per l’adulterazione del prodotto e la successiva distribuzione, diretta – secondo quanto si apprende – ad attività di ristorazione oppure al commercio tipo “porta a porta”, ad opera di grossisti e commercianti.
Il falso extravergine fa crollare i prezzi dell’olio vero, commenta Coldiretti. “Il prezzo pagato agli agricoltori per il vero olio di oliva è crollato del 30 per cento anche per effetto degli inganni e delle frodi che danneggiano il settore e colpiscono produttori e consumatori – afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare positivamente l’operazione dei carabinieri dei Nas che hanno scoperto il traffico di olio extra vergine di oliva contraffatto – L’operazione dei Nas dei Carabinieri svela il “mistero” delle tante anomalie che si trovano sul mercato dove occorre diffidare da quegli olii che sono venduti a prezzi che non riescono a coprire neanche i costi di raccolta delle olive”.
“L’economia dell’inganno strangola l’agricoltura italiana: solo all’olio extravergine d’oliva le truffe e le sofisticazioni causano danni per 1,5 miliardi di euro l’anno. Ecco perché i risultati dei controlli e degli interventi sul campo effettuati dai Nuclei specializzati dei Carabinieri sono fondamentali per la difesa del vero ‘made in Italy’- afferma il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi – Considerando che l’extravergine prodotto in Italia sta tra i 4 e i 5 milioni di quintali, mentre quello effettivamente commercializzato ammonta a 8-9 milioni di quintali, vuol dire che almeno la metà dell’olio extravergine imbottigliato nel nostro Paese – osserva Politi – non è italiano e probabilmente neppure vero extravergine”.
Perchè non mettete in chiaro la marca?
Almeno se dovessimo avere noi questo olio…lo buttiamo!
BASTA OMERTA’ FATE I NOMI CON CUI VENGONO COMMERCIALIZZATI I PRODOTTI ALTRIMENTI QUESTE NOTIZIE NON SERVONO A NIENTE.
INFINE CONDANNIAMO D’UFFICIO QUESTA GENTE A CONSUMARE SOTTO STRETTO CONTROLLO LE SCHIFEZZE CHE PRODUCONO.