Il mercato dei mutui ha subito pesanti crolli, sia nel 2012 che nel 2013, ma ci sono segnali di miglioramento: già dall’estate scorsa è aumentata la domanda e questo trend continua anche all’inizio del 2014. Si prevede un lieve incremento delle erogazioni nella seconda parte dell’anno. Ma chi è oggi il mutuatario? Il Gruppo Tecnocasa ha condotto un’indagine sul mutuatario del 2013, prendendo in esame diversi parametri, come tipologia, durata e importo medio di mutuo di chi ha sottoscritto un finanziamento ipotecario attraverso le agenzie a marchio Kìron ed Epicas.
In base ai dati emerge che nel nostro Paese vengono finanziati principalmente cittadini italiani, seguono persone proveniente dagli altri Stati europei e solo in minima parte da fuori Europa: 9 mutui su 10 sono stati erogati a persone di origine italiana, solo il 6,74% a cittadini di altri Paesi del Vecchio Continente e il 2% agli immigrati extra-europei. La maggior parte degli stranieri non europei proviene dall’America Centro-Meridionale, seguiti da persone provenienti dall’Asia e dall’Africa e, in minima parte, dal Nordamerica e dall’Oceania.
Sono soprattutto le banche del Nord Italia che tendono a finanziare i cittadini non italiani; in particolare, spicca la macroarea Nord-Orientale, in cui la componente di cittadini italiana rappresenta circa l’80% dei mutui erogati, ma la presenza di cittadini europei è più del doppio di quella nazionale (poco più del 15%). Al Sud, invece, soprattutto nelle Isole, i mutui vengono concessi quasi esclusivamente ad italiani, che rappresentano il 96% e il 98% rispettivamente.
L’età media di chi ha sottoscritto un mutuo nel 2013 è di 38,7 anni. Le aree nelle quali si accede al finanziamento in età più avanzata sono tendenzialmente quelle meridionali e insulari, in cui la media supera i 40 anni. Viceversa, nelle regioni del Nord Italia i mutuatari sono più giovani e l’età e di poco superiore a 38 anni.
E’ la popolazione più giovane a fare un maggior ricorso al mutuo e, in generale, la percentuale decresce con l’aumentare dell’età. La fascia che più viene  finanziata è quella compresa tra 18 e 34 anni, che rappresenta il 40%; seguono i 35-44enni con una concentrazione pari a poco meno del 35%.
Nelle Isole si accede al mutuo in età mediamente più alta: addirittura gli over 65 rappresentano il 5,5%, la percentuale più alta tra tutte le macroaree. Nelle regioni del Mezzogiorno emerge il dato relativo alla fascia 55-64 anni, che rappresenta il 13,1% del totale; mentre solo il 28,6% dei mutuatari ha un’età compresa tra 35 e 44 anni (a fronte del 34,7% a livello nazionale).
Che professione fa il mutuatario? La sicurezza economica è tra gli elementi fondamentali richiesti dagli istituti di credito per erogare un finanziamento. Tale caratteristica identifica l’86,1% del campione, a fronte del 7,8% di chi ha un contratto di lavoro flessibile (tempo determinato o autonomo) e dell’1,8% di chi non lavora. 8 mutuatari su 10 sono in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, mentre i pensionati rappresentano il 4%. La tendenza a finanziare redditi certi (dipendenti a tempo indeterminato e pensionati) è leggermente superiore alla media nazionale nelle regioni del Nord-Est, dove raggiunge l’88%. Il Centro e le Isole si caratterizzano per una quota di finanziamento a dipendenti a tempo indeterminato più bassa e pari a poco più del 76%. Nelle isole la quota di pensionati che accende un mutuo è la più alta tra tutte le macroaree (8,5%), mentre nel Centro emerge il dato relativo ai titolari d’azienda (6%).


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