Moneta elettronica: nasce l’Italian E-Payment Coalition
Nasce con obiettivi ambiziosi: informare il cittadino sul corretto uso della moneta elettronica e realizzare il sogno di una società cashless, senza contante, dove i pagamenti siano tracciabili, per consentire la lotta all’evasione fiscale e all’economia sommersa. Si chiama Italian E-Payment Coalition (IEPC) ed è il progetto lanciato da Assoutenti, Cittadinanzattiva, Confconsumatori e Movimento Difesa del Cittadino per rendere più agevole l’uso della moneta elettronica.
Da oggi dunque le quattro associazioni sono unite nel lavoro di sensibilizzazione delle istituzioni e dei cittadini al corretto impiego delle carte di credito, di debito (i bancomat) e ricaricabili. Informa una nota congiunta: “L’obiettivo della coalizione, presieduta da Antonio Longo, è informare i cittadini e contribuire a creare una società che vuole vivere nella legalità e rendere tracciabili i pagamenti per accrescere il benessere collettivo. Tracciare i pagamenti significa, infatti, combattere l’evasione fiscale, ridurre l’economia sommersa – che in Italia vale più di un terzo del PIL –, aumentare i valori assoluti del gettito, diminuire la pressione fiscale e, finalmente, liberare risorse per sostenere i redditi e incentivare i consumi”. L’intento della coalizione è quello di vigilare perché le istituzioni italiane ed europee agiscano senza prevaricare l’interesse dei consumatori attraverso i complessi interventi sulla moneta elettronica, sui quali spesso le multinazionali e i commercianti fanno sentire più di altri il loro peso.
“Oggi la velocità e la sicurezza dei pagamenti, insieme alla possibilità di acquistare ovunque e con più dispositivi, sono i fondamenti di un’economia sostenibile e moderna – spiegano i promotori dell’iniziativa – Un’economia, però, che dovrebbe imparare a usare sempre meno il contante perché ha costi sociali troppo alti: oltre 60 miliardi di euro all’anno in Europa”. Il lavoro della coalizione IEPC sarà quello di aumentare la consapevolezza sui benefici connessi ad un maggiore utilizzo della moneta elettronica, di sostenere la lotta all’evasione fiscale, di sviluppare idee innovative per l’uso dei pagamenti elettronici, di evitare che il Legislatore e le Istituzioni tutte possano commettere errori normativi e in generale di alimentare la riflessione per interventi di policy sulla moneta elettronica.
Spiega Antonio Longo, Presidente di IEPC e di Movimento Difesa del Cittadino: “La Coalizione è un progetto ambizioso che nasce per promuovere un corretto uso dei sistemi di pagamento elettronico, ma non solo. Vogliamo essere vicini ai cittadini e alle istituzioni per informarle sugli enormi benefici della moneta elettronica. Saremo vigili e non permetteremo che norme create ad hoc per rispondere agli interessi di una parte, finiscano per pesare sulle tasche degli italiani. È il caso del Regolamento comunitario sulle commissioni interbancarie, che rischia di danneggiare gli interessi dei consumatori, scaricando su di essi il costo delle transazioni”.
L’iniziativa, prosegue il presidente di Confconsumatori Mara Colla, è importante perché “finalizzata a facilitare un salto di qualità nello sviluppo della moneta elettronica, che è nell’interesse di tutti: consumatori, imprese, pubblica amministrazione, settore del credito.” Promuovere l’uso della moneta elettronica anche attraverso il dialogo con i cittadini, sottolinea Tina Napoli, Responsabile politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva: “Incentivare l’uso degli strumenti elettronici deve diventare una battaglia prioritaria per i consumatori e per tutto il sistema paese, rappresentando sia un vantaggio in termini di utilità e sicurezza per le famiglie, le imprese e le pubbliche amministrazioni che un modo efficace per abbattere i costi per la sicurezza”. Conclude Furio Truzzi, Presidente di Assoutenti: “La moneta elettronica non è ‘sterco del demonio’, non è ‘la chiave del paradiso’ ma lo strumento evoluto con il quale il consumatore affronta i pagamenti accrescendone la tracciabilità, la sicurezza e la lotta all’evasione”.
Ottima proposta speriamo che si possa utilizzare la moneta elettronica anche per la consumazione al bar. Nei paesi “civili” si usa solo la moneta elettronica e chi usa i contanti lo si reputa uno spacciatore
La penso come Gabriella! E’ ora che si sensibilizzi tale moderno uso della moneta elettronica. Forse così facendo l’epoca d’oro delle “mazzette” potrà dirsi finalmente tramontata e la lotta all’evasione fiscale avere un salto di qualità non indifferente. Speriamo solo che le Banche non intendano approfittare per speculare sul costo delle transazioni, per cui ritengo che lo stato deve intervenire vigilando e imponendone la gratuità. (Le banche fino ad ora la crisi non li ha nemmeno sfiorate, senza contare i miliardi che han ricevuto dalla BCE, ecc.)
Certo messa cosi sembra eticamente interessante peccato che sbandierando il vessillo della lotta all evasione sono stati fatti sopratutto in italia in questi anni molti piu danni all economia reale di quanti ne abbia fatta l evasione stessa ( non mi riferisco alla grande evasione che produce , quella si , gravi danni all economia ma che guarda caso è protetta dal sistema ).Francamente penso , pur essendo un lavoratore dipendente che paga fino all ultimo cent che laddove il denaro evaso sia rimesso in circolo nei consumi (piccola evasione quando non evasione di sopravvivenza ) ciò sia certamente solo di beneficio in un economia gia devastata da una tassazione oltre ogni livello di guarda e sopratutto da una moneta che non ci appartiene ( euro) progettata per arricchire i grossi gruppi finanziari e bancari ( proprio quelli delle grandi evasioni ) a scapito dei popoli . Pensiamo invece a riappropriarci della sovranità monetaria ora in mano a comitati d affari ed alle banche private , siamo già alla dittatura dei banchieri e vogliamo dargli un ulteriore strumento di controllo sulle ns vite con la moneta elettronica?. Pura follia.