
Mondiali, Greenpeace denuncia: sostanze tossiche su scarpe e guantoni
Nelle scarpe da calcio “Predator” di Adidas sono stati rilevati livelli di queste sostanze ben 14 volte superiori ai limiti stabiliti dalla stessa azienda. Nella classifica del “gioco sporco” per la concentrazione tossica, seguono le scarpe “Tiempo” prodotte dalla Nike su cui sono stati rilevati livelli di PFOA pari a 5,93 microgrammi per metro quadro. Un paio di guanti da portiere “Predator” di Adidas contenevano, livelli di PFOA superiori a quelli stabiliti dalla stessa azienda nella black-list delle sostanze tossiche!
Il pallone ufficiale della Coppa del Mondo ‘Brazuca’ è risultato invece contaminato da nonilfenoletossilati (NPE), una sostanza che, rilasciata nell’ambiente, degrada in nonilfenolo: un ingrediente tossico per i pesci e altri organismi acquatici.
Tutte le scarpe analizzate contenevano inoltre ftalati e dimetilformammide (DMF), e livelli elevati di ftalati (15 per cento) sono stati riscontrati nella stampa di una maglietta Adidas realizzata e venduta in Argentina e sul cinturino di un paio di guanti da Puma (6 per cento) prodotti in Ucraina e venduti in Italia.
Insomma, nonostante i loro impegni per l’eliminazione delle sostanze tossiche dalle proprie filiere non possiamo che dare cartellino rosso ad aziende come Nike. Adidas e Puma.

E’ il solito discorso, lavorazioni nei paesi emergenti ed oltre a risparmiare sul costo del lavoro risparmiano sul prodotto, di qualità più che scadente……….