L’Europa promette di fare un nuovo passo avanti verso il mercato unico digitale. E affronta il tema dei programmi radiotelevisivi e del diritto d’autore. I negoziatori della Commissione europea, del Parlamento e del Consiglio hanno infatti raggiunto un accordo politico sulla proposta di legislazione sul diritto d’autore in materia di programmi radiotelevisivi. Con le nuove norme, promette Bruxelles, “sarà più facile per le emittenti europee mettere a disposizione determinati programmi nelle dirette televisive o nei servizi di catch-up online e verrà semplificata la distribuzione di una gamma più ampia di canali radiotelevisivi da parte degli operatori di ritrasmissione”.

Il contesto di riferimento è la diffusione sempre maggiore della tv online. Il 41% degli europei guarda la televisione online, una percentuale ancora più elevata tra le nuove generazioni: il 50% degli europei di età compresa tra i 15 e i 24 anni guarda la TV online almeno una volta alla settimana, mentre il 19% degli europei dai 15 ai 45 anni usa servizi di trasmissione online per guardare film e serie tv. Sostiene Andrus Ansip, vicepresidente e commissario responsabile per il mercato unico digitale: “Sono molto lieto di aver raggiunto un altro accordo che ci avvicina a un mercato unico digitale funzionante. Le nuove norme in materia di trasmissione radiotelevisiva sono un tassello importante del puzzle. Questo regolamento è in grado di sbloccare una grande quantità di contenuti radiotelevisivi a livello transfrontaliero, dei quali beneficerebbe il 41% degli europei che guardano la televisione online ma anche 20 milioni di cittadini dell’UE nati in un paese diverso da quello in cui vivono.” La promessa, nelle parole della Commissaria per la società digitale Mariya Gabriel, è che “cittadini avranno un accesso migliorato all’ampia gamma di contenuti europei e creatori e autori saranno adeguatamente ricompensati per i loro contenuti”.

Cosa cambierà nella distribuzione dei programmi televisivi? La direttiva, spiega Bruxelles, introdurrà il principio del paese di origine “al fine di agevolare la concessione di licenze per i diritti relativi a determinati programmi che le emittenti possono offrire nell’ambito dei loro servizi online (trasmissione in simulcast, servizi di catch-up e altri servizi complementari alla trasmissione convenzionale, come la visione anticipata). Grazie a tale meccanismo, le emittenti potranno rendere programmi radio, notiziari televisivi, programmi di attualità e produzioni proprie interamente autofinanziate, disponibili online in tutti i paesi dell’Ue”. Ci saranno poi un meccanismo per semplificare la concessione di licenze per i diritti nel caso di ritrasmissione di programmi radiotv, compresi quelli forniti via internet, e nuove norme per garantire che i titolari dei diritti siano adeguatamente retribuiti quando le opere sono usate nei programmi trasmessi mediante immissione diretta. L’accordo politico dovrà ora essere confermato dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Ue.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)