MDC: AEEG attua decreto energivori, pagheranno famiglie e piccole imprese
Famiglie e piccole imprese saranno chiamate a pagare una parte delle bollette delle grandi imprese, per una cifra complessiva stimata in 4 miliardi di euro l’anno. Sarà questo il risultato della delibera 467/13 adottata dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, con il quale viene istituita una nuova componente di tipo parafiscale AE, nell’ambito della rideterminazione degli oneri generali in bolletta prevista dal decreto legge 83/12, a carico di tutte le utenze non beneficiarie delle medesime agevolazioni, cioè famiglie e piccole imprese.
Con questa delibera, l’Autorità ha dato attuazione al Decreto del Governo Monti sui cosiddetti energivori (Imprese con consumi pari almeno a 2,4 GWh/a con un costo che deve superare il 3% di fatturato).
La denuncia viene dal Movimento Difesa del Cittadino per il quale si tratta di “un altro passo verso la socializzazione del rischio di impresa a carico di famiglie e piccole imprese che potrebbe arrivare a costare 4 miliardi di euro”.
Il risultato sarà che l’intero sistema Paese, famiglie ed imprese, sarà chiamato a pagare una parte delle bollette delle grandi imprese con un aggravio che il coordinamento Free (Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica) ha stimato in circa 4 miliardi di euro l’anno, un importo quasi identico al gettito della vecchia Imu sulla prima casa. Commenta il vicepresidente MDC Francesco Luongo: “Ancora una volta i consumatori si trasformano in un bancomat per lo stato attraverso l’ennesimo aggravio nella bolletta elettrica già piena di oneri impropri. Sorprende inoltre la sollecitudine dimostrata dal regolatore (appena 4 mesi) che su problematiche ben più gravi per i cittadini e le piccole imprese come quella dei contratti truffa ha svolto ben 2 consultazioni pubbliche nel 2011 e nel 2012 prima di emanare una deliberazione oggi ancora molto discussa nella sua efficacia”.
L’associazione chiede “una verifica al Garante per comprendere l’impatto effettivo che la misura a regime avrà sulle tasche degli utenti e soprattutto l’effettivo livello di tutela dei consumatori che la stessa sta garantendo negli ultimi anni”.
La stima di 4 miliardi sembra decisamente troppo elevata, la cifra, secondo stime del ministero, dovrebbe aggirarsi sui 600 mln di euro annui ma non si saprà finchè non sarà completa la lista delle aziende registrate (che hanno tempo fino al 30 novembre). Hanno accesso a queste agevolazioni le aziende ‘energivore’ del settore manifatturiero con un costo dell’energia elettrica pari almeno al 2% del fatturato (non il 3%).
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