L’iniziativa di McDonald’s che distribuisce pasti ai clochard? Una “strumentalizzazione della povertà”, una forma di “solidarietà di facciata” che in sostanza serve a limitare i danni d’immagine per il colosso del fast food. Dici McDonald’s e dici polemiche: accade quasi sempre, che si tratti di alimentazione, di assetti culturali, di trattamenti fiscali. Le polemiche tornano puntali anche per l’apertura della multinazionale di hamburger e patatine fritte a Borgo Pio. Questa volta a rincarare la dose è il Codacons. L’associazione si scaglia nettamente contro l’iniziativa del fast food di donare pasti – “doppio cheeseburger, mele fresche tagliate in busta e una bottiglietta d’acqua” – ai senzatetto che vivono nelle vicinanze del Vaticano.

mc-donalds-borgo-pioIl Codacons boccia senza mezzi termini l’iniziativa del fast food, che ha aperto da poco a Borgo Pio e che ha deciso di regalare mille pasti gratis al giorno ai chochard della Capitale. L’apertura della multinazionale del fast food a due passi da San Pietro è stata al centro di grandi polemiche ed è finita dritta sulle pagine della grande stampa, insieme alle proteste dei residenti. Si è parlato di identità storica, culturale e sociale di Borgo Pio, sono stati denunciati i rischi per la viabilità, ma il McDonald’s ha comunque aperto a due passi da San Pietro. E insieme alla onlus Medicina Solidale, grazie anche collaborazione con l’Elemosineria Apostolica, ha annunciato la distribuzione di pasti ogni lunedì dalle 13 nella zona di San Pietro e in via della Conciliazione a numerose persone senzatetto.

“Si tratta di solidarietà “di facciata”, tesa a coprire le tante polemiche sorte a seguito dell’apertura del fast food in pieno centro e a salvare l’immagine di Mc Donald’s –  ha detto il presidente del Codacons Carlo Rienzi – Con l’iniziativa sui clochard non si cancella certo l’offesa al patrimonio culturale di Roma e la deturpazione della storia e della tradizione della città rappresentata dall’arrivo del colosso degli hamburger a Borgo Pio, ma anzi la si aggrava: il Vaticano potrebbe aprire una mensa stabile per i poveri ad esempio all’interno dei Musei Vaticani, ma non lo fa per difendere il decoro e il prestigio di un sito culturale importantissimo. Non si capisce quindi perché la Chiesa permetta ad una multinazionale delle patatine fritte di sostituirsi alla Caritas regalando pasti ai clochard in un luogo altrettanto importante come il centro storico di Roma, consentendo così a Mc Donald’s di limitare i danni d’immagine subiti, attraverso una strumentalizzazione inaccettabile”. L’associazione vuole rivolgersi direttamente a Papa Francesco e annuncia una lettera in cui chiede al Pontefice “un intervento personale contro la strumentalizzazione della povertà tesa a difendere i pingui canoni di affitto pagati al Vaticano dalla multinazionale dei fast food”.


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