Lotta alla contraffazione, nel 2011 sequestri per oltre 36 mln di euro
“Una delle mission di questo Governo è la lotta alla illegalità”. Lo ha detto il ministro per le Politiche Agricole e Alimentari, Mario Catania, nel corso della presentazione dell’attività operativa degli organi di controllo del Ministero. D’altra parte nel 2011 sono stati circa 80mila i controlli lungo la filiera agroalimentare che hanno portato a sequestri per un valore di oltre 36 milioni di euro , a oltre 8.700 sanzioni amministrative e alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria di 1.304 persone.
I protagonisti di questa attività a tutela consumatore sono stati l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, il Comando Carabinieri Politiche Agricole e Nuclei Antifrodi Carabinieri , il Corpo Forestale dello Stato e le Capitanerie di Porto.
“Se il nostro sistema agroalimentare, in termini di sicurezza e qualità, è uno dei migliori al mondo è anche perché esiste un elevato livello di controllo. Gli imprenditori sanno perfettamente che destrutturare il sistema italiano dei controlli sarebbe dannoso per il consumatore e anche un terribile autogol per le imprese.
I protagonisti e i numeri della lotta alla contraffazione
Circa 80mila controlli in un anno svolti dall’ Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, dal Comando Carabinieri Politiche Agricole e Nuclei Antifrodi Carabinieri , dal Corpo Forestale dello Stato e dalle Capitanerie di Porto.
In particolare, nel 2011l’ Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari ha rilevato una percentuale di irregolarità degli operatori controllati pari al 16 percento a fronte di un numero di sequestri pari a 400 per un valore di circa 25 milioni di euro. Sotto la lente dell’Ispettorato soprattutto i prodotti di qualità, biologici, Dop e Igp. Un settore a cui è stato dedicato ben il 35% dei controlli.
Al Comando Carabinieri Politiche Agricole e Nuclei Antifrodi Carabinieri il merito di combattere le frodi alimentari come quelle comunitarie. Basti pensare che nel 2011 il comando ha sequestrato beni immobili e conti correnti per oltre 200 milioni di euro a cui si aggiungono oltre 8milioni di euro per aiuti indebitamente percepiti o richiesti. Nel settore alimentare ricorderemo il Nac soprattutto per le operazioni contro il falso olio extra vergine “deodorato”, il falso pomodoro Dop e altri prodotti falsamente indicati come biologici i con marchi di qualità .
La tutela del made in Italy ha rappresentato una delle priorità anche dell’attività del Corpo Forestale, che solo in questo settore ha svolte 1.690 controlli. Complessivamente nel periodo 2009-2011 sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 371 persone, levate 2.142 sanzioni amministrative per un importo di oltre 5,3 milioni di euro.
Dal mare ai punti di sbarco, ai mercati ittici, grande distribuzione e ristoranti. Lunga la filiera controllata dalle Capitanerie di Porto che nel 2011 hanno sequestrato ben 467mila chili di pesci comminato sanzioni per un valore di circa 7milioni di euro.
Storie di frodi: dal prosecco brasiliano e australiano al falso polpo nostrano
La prima storia si svolge proprio davanti gli occhi dello stesso Ministro Catania. Due bottiglie denominate “prosecco”. Una brasiliana venduta a 9,80 euro e l’altra australiana a 14,88 euro. “Questi sono due esempi classici di come la contraffazione possa ledere gli interessi nazionali Questi prodotti – ha detto Catania – vengono commercializzati nei paesi terzi ma anche in Europa. Il prosecco è una delle storie di successo del nostro agroalimentare e un prodotto tutelato all’interno dell’Unione europea ma non oltre i confini”.
Il caso del prosecco brasiliano e australiano è stato l’occasione per sottolineare come sia “necessario lavorare affinché i nostri prodotti siano tutelati anche al di fuori del territorio europeo – ha aggiunto il Ministro – Giovedì e venerdì prossimi, a margine dei lavori del Consiglio dei ministri dell’Agricoltura Ue, lavorerò per far avanzare l’approvazione della proposta sul regime qualità che prevede una modifica al regolamento delle denominazioni di origine controllata e di tutte le produzioni di qualità in generale. La proposta prevede l’introduzione dell’obbligo, per tutti gli Stati membri, di intervenire sulle contraffazioni e le frodi alimentari automaticamente, senza aspettare le segnalazioni delle parti interessate”.
Ci sono poi le storie delle tagliatelle aromatizzate al vino Chianti e Brunello, sequestrate dal Corpo Forestale perché commercializzate con denominazioni DOCG senza prescritta autorizzazione da parte dei relativi consorzi di tutela. Di questi giorni – le indagini sono ancora in corso – è il caso del ritrovamento da parte delle Capitanerie di Portodipolpo vietnamita venduto a prezzi stracciati come polpo nostrano. Come dimenticare i 9mila litri di olio “deodorato” al centro di una maxi operazione del Comando Carabinieri per le Politiche Agricole. E ancora: sono stati circa 85mila i litri di una sostanza zuccherina idonea alla sofisticazione del vino sequestrati dall’Ispettorato per la tutela della qualità .
A cura di Silvia Biasotto