Lotta alla contraffazione, Alibaba- MIPAAF: accordo contro il falso “Made in Italy”
Nuovo passo nella lotta alla contraffazione alimentare. Il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha infatti firmato un accordo con Alibaba per promuovere le eccellenze agroalimentari del nostro Paese e combattere i falsi, dal parmesan al prosecco contraffatto. Un’intesa che consentirà ai produttori italiani di poter soddisfare la crescente domanda di Made in Italy sulla piattaforma cinese che conta oltre 430 milioni di consumatori. “Gli accordi con Alibaba”, afferma il Ministro Maurizio Martina, “rappresentano un punto concreto della nostra strategia di sostegno al Made in Italy agroalimentare nel mondo, che sfrutta anche formule innovative per tutelare e promuovere i prodotti di qualità. Siamo riusciti a garantire ai nostri marchi geografici un livello molto alto di protezione sulla piattaforma cinese. Un risultato fondamentale che, in sede di WTO, inseguiamo da decenni e che invece sul web siamo riusciti a costruire in pochi mesi e con risultati eccezionali”.
Sul fronte della tutela l’Italia è l’unico Paese al mondo ad avere garantito ai prodotti Dop e Igp la stessa tutela contro il falso che hanno i brand commerciali sulla piattaforma e-commerce.
L’alleanza con Alibaba per contrastare la contraffazione è iniziata lo scorso anno e i numeri sono impressionanti: impedita la vendita mensile di 99mila tonnellate di falso parmigiano, 10 volte di più della produzione autentica, o di 13 milioni di bottiglie di Prosecco che non arrivava dal Veneto. Una tutela che con questo accordo viene estesa dalla piattaforma b2b (buyer to buyer), accessibile solo alle aziende, a quella b2c (buyer to consumer), dando garanzia ai 430 milioni di utenti della rete di siti di Alibaba che potranno acquistare vero Made in Italy.
Per individuare i falsi il Ministero delle politiche agricole ha costituito una task force operativa dell’Ispettorato repressione frodi che quotidianamente cerca i prodotti contraffatti e li segnala ad Alibaba. Entro 3 giorni le inserzioni vengono rimosse e i venditori informati che stanno usurpando le indicazioni geografiche italiane. Con il nuovo accordo Alibaba si impegna anche a promuovere momenti di educazione dei venditori e dei consumatori sull’importanza delle indicazioni geografiche alimentari.