Aumenta lo slancio dell’editoria italiana sul piano internazionale, con il peso dell’export in crescita del +6% nel 2017, con una conferma della capacità di proporre e vendere diritti degli autori italiani sui mercati stranieri (+10,1% nel 2017) e di realizzare coedizioni internazionali, soprattutto nel settore bambini e dell’editoria illustrata. Risultati confermati come trend anche per il 2018. Tanto più che da anni si assiste a un progressivo maggior peso, nel mercato domestico, dei titoli di autori italiani rispetto a quelli tradotti.E’ oggi da notare infatti la lenta ma costante crescita degli autori italiani sul totale delle pubblicazioni, con un 16-17% di titoli tradotti quando nel 2002/2003 erano il 23-24%.

Questi i risultati evidenziati dal Rapporto dell’Associazione Italiana Editori (AIE) sullo stato dell’editoria 2018 presentato oggi alla Buchmesse di Francoforte.

Sul mercato interno, dove, pur nel quadro di una crescita sostanzialmente piatta, l’editoria si conferma come la principale industria culturale del paese, rileva la vivacità del libro per ragazzi.

“Siamo felici di questa crescita sul fronte internazionale”, ha commentato il presidente dell’AIE, Ricardo Franco Levi, “e di questa crescente conferma della capacità di proporre e vendere diritti degli autori italiani sui mercati stranieri. Sul fronte domestico i numeri seguono, anche per il mondo del libro, l’andamento dei consumi nel loro complesso. Dopo l’incoraggiante ripresa degli ultimi tre anni, registriamo nei primi otto mesi dell’anno un rallentamento nello sviluppo. L’esito è, ad oggi, una crescita sostanzialmente piatta. Con quasi 3miliardi di fatturato l’editoria si conferma di gran lunga la prima industria culturale del Paese”.

Il Rapporto sullo stato dell’editoria 2018 evidenzia una crescita sostanzialmente piatta per il mercato del libro di varia nei canali trade nei primi nove mesi del 2018. Un andamento che è in linea con quello più generale dei consumi delle famiglie (che si attestano su un +0,1% nel secondo trimestre).

Tenendo conto dei dati Nielsen per l’AIE, integrati con una stima AIE delle vendite di Amazon (che continua a non fornire i suoi dati) e di altri canali non monitorati dalle società di ricerca (fiere e saloni, cartolibrerie, librerie specializzate, ecc.), i risultati complessivi per il settore si posizionerebbero infatti in un range tra -0,2% e -0,4%, quindi con margini di restare anche quest’anno – dopo i tre precedenti.


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