Legambiente e Ferrovie dello Stato, parte il Treno Verde 2016
Se il 2015 è stato un anno da codice rosso per la qualità dell’aria – basti pensare ai giorni di emergenza vissuti alla fine di dicembre e alla scarsa efficacia delle misure messe in atto dai Comuni – anche quest’anno non sembra iniziato bene: la concentrazione di PM10 è tornata a salire e molte città si avvicinano al limite dei 35 giorni l’anno di superamento consentiti per legge. Per questo assume importanza la partenza del Treno Verde 2016, la campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane che viaggerà per l’Italia per monitorare l’inquinamento atmosferico e acustico e rilanciare le buone pratiche antismog attuate dalle città.
Saranno undici le tappe del convoglio dal 26 febbraio al 9 aprile in tutta Italia, da Novara (26, 27, 28 e 29 febbraio) verso Pavia, Treviso, Piacenza, Modena e poi Pesaro, Roma (Termini), Salerno, Barletta, Potenza (Centrale) e Cosenza. L’iniziativa – con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente – è stata presentata questa mattina alla Stazione Termini di Roma e quest’anno affronterà, come sfide principali, le smart cities, gli eco quartieri, la nuova mobilità e gli stili di vita, tornerà a occuparsi di inquinamento, promuoverà le buone pratiche delle città e le esperienza virtuose antismog dei comuni.
La situazione non è affatto buona: la campagna di Legambiente “PM10 ti tengo d’occhio” evidenzia che nei primi 50 giorni del nuovo anno ben 18 capoluoghi di provincia su 90 hanno superato il 50% dei giorni di “bonus” a disposizione previsto dalla legge (35 giorni/anno con concentrazioni superiori a 50 µg/m3 di polveri sottili): Venezia e Frosinone hanno raggiunto rispettivamente 28 giorni di superamento, seguite da Treviso (27), Torino (27), Padova (26), Mantova (22), Asti (22). Ed ancora Novara (20), Pavia (19), Rovigo (19), Como (19), Milano (19), Alessandria (19), Verona (18), Brescia (18), Bergamo (18), Modena (18) e Biella (18).
“Le città – ha dichiarato la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni – sono il centro della sfida climatica in tutto il mondo, perché è nelle aree urbane che si produce la quota più rilevante di emissioni ed è qui che l’intensità e la frequenza di fenomeni meteorologici estremi sta determinando danni crescenti, mettendo in pericolo vite umane e provocando gravi danni a edifici e infrastrutture. Per questo è indispensabile ripartire dai centri urbani avviando una riqualificazione urbana, energetica e antisismica del patrimonio edilizio esistente, ripensando al sistema della mobilità, facendo scelte innovative per farle uscire dall’immobilismo attuale in cui si trovano e affrontare i problemi legati all’inquinamento ambientale e alla vivibilità quotidiana”.
“Anche quest’anno supportiamo la campagna del Treno Verde – ha dichiarato Renato Mazzoncini, amministratore delegato del Gruppo FS Italiane – per ribadire il nostro impegno nel creare un sistema di trasporti efficiente e amico dell’ambiente. Ben 17 miliardi di euro, stanziati attraverso le Leggi di Stabilità 2015 e 2016 e il decreto Sblocca Italia, aiuteranno il Paese a dotarsi di infrastrutture innovative e sicure, per migliorare l’efficienza degli spostamenti quotidiani e cambiare l’esperienza di viaggio di milioni di persone. Con la riforma del TPL e un quadro regolatorio stabile, attualmente allo studio del Governo, potremo presentare un piano industriale che riassegni al trasporto regionale la priorità che si merita. Nel frattempo continuiamo l’opera di rinnovo dei convogli, con 365 nuovi treni consegnati dal 2009 ad oggi e una maxigara da 4,5 miliardi per l’acquisto di 500 nuovi treni per i pendolari”.