Latte di crescita, IBFAN contro lo spot con testimonial Rosolino
Lettera aperta a Massimiliano Rosolino per lo spot di un latte di crescita di cui il campione di nuoto è testimonial: a scriverla sono IBFAN Italia, AICPAM, CreAttivamente Ostetriche, La Leche League Italia, Il Melograno, MAMI e MIPPE in seguito alle segnalazioni di numerose mamme preoccupate per il messaggio che lo spot veicola e per i risvolti che potrebbe avere. L’invito ad alimentare i propri figli, dopo l’anno di vita, con latti di crescita non è sostenuto da evidenze scientifiche e va in direzione opposta a quella suggerita da OMS e EFSA secondo cui questi prodotti sono inutili (oltre che costosi), se non addirittura negativi per l’alto contenuto di zuccheri.“La proposta di alimentare i bambini dopo l’anno di vita con latti di crescita va in direzione opposta a quella suggerita dall’OMS, dall’EFSA, e dall’istituto tedesco per la valutazione del rischio (Bundesinstituts für Risikobewertung), che, sulla base di evidenze scientifiche solide, dichiarano che queste formule sono prodotti inutili (oltre che costosi) per l’alimentazione dei bambini, se non addirittura negativi in quanto l’alto contenuto di zuccheri ed il conseguente sapore dolce potrebbero influenzare le preferenze del bambino per i cibi dolci e favorire sovrappeso ed obesità”.
L’invito a Rosolino è di ritirare la sua adesione ad una campagna pubblicitaria, che può condizionare negativamente l’allattamento materno, raccomandato ben oltre il primo anno di vita anche recentemente dal Tavolo Tecnico Operativo Interministeriale sulla Promozione dell’Allattamento al Seno. I benefici sulla salute dei bambini che lo spot pubblicizza sono dimostrati, tra l’altro, per il latte materno e non certamente per alcuna formula artificiale!
Raccomandare i latti di crescita configura inoltre il mancato rispetto del Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno, che l’Italia si è impegnata a rispettare sin dal 1981.