IT Wallet sull’app IO, sperimentazione al via. MDC: “Digitalizzazione non escluda intere fasce di popolazione”
È appena partita la sperimentazione sull’app IO di IT Wallet, portafoglio digitale che permetterà ai cittadini di avere a disposizione i propri documenti in formato digitale
Patente e tessera sanitaria diventeranno digitali e saranno disponibili sull’App IO, sulla quale è appena partita la sperimentazione del nuovo portafoglio digitale IT Wallet.
Su un campione selezionato di utenti è partita infatti ieri la sperimentazione che permetterà di caricare e avere a disposizione la propria patente digitale direttamente sullo smartphone.
“La possibilità di avere a portata di mano tutti i propri documenti, inclusa la patente, rappresenta un significativo passo avanti verso una maggiore comodità e sicurezza per i cittadini – evidenzia MDC – Questo sviluppo non solo facilita l’accesso immediato ai documenti personali, ma contribuisce anche a ridurre la necessità di portare con sé documenti fisici, diminuendo il rischio di smarrimento e furto”.
Attenzione però, avverte l’associazione, al rischio di lasciare indietro intere fasce di popolazione che non sono adeguatamente digitalizzati.
IT Wallet sull’App IO
Di cosa stiamo parlando? È appena partita la sperimentazione sull’app IO, l’applicazione dei servizi pubblici, di IT Wallet, il portafoglio digitale che permette ai cittadini di avere a disposizione i propri documenti in formato digitale. La fase iniziale della sperimentazione coinvolge un numero limitato di utenti ma sarà estesa poi, a partire dalla seconda metà dell’anno, a un numero superiore di cittadini. Gli utenti a oggi coinvolti sono stati raggiunti da un test con una notifica che li invitava a caricare sull’app IO la patente di guida, la tessera sanitaria e la carta europea per la disabilità.
“Da gennaio 2025 IT Wallet sarà disponibile per tutti i cittadini con l’app IO, permettendo il caricamento di ulteriori documenti come passaporto, certificato di nascita, tessera elettorale e titoli di studio” (Fonte: Msn.com).
In questo modo, a regime, si potrà avere a disposizione sullo smartphone tutti i principali documenti personali. Lo sguardo è poi rivolto all’European Digital Identity Wallet che nel 2026 uniformerà standard, norme e servizi collegati all’identità digitale in Europa.
Da gennaio 2025, infatti, IT Wallet sarà disponibile per tutti i cittadini maggiorenni. Lo scopo dell’iniziativa è permettere l’accesso al portafoglio digitale a tutti gli italiani maggiorenni, circa 44,5 milioni, che potranno scaricare o aggiornare l’app IO attivando la funzionalità IT Wallet e ottenendo le versioni digitali di patente, carta europea della disabilità e tessera sanitaria. Da gennaio 2025 sarà possibile aggiungere e conservare in versione digitale anche la tessera elettorale, il passaporto e i titoli di studio. Al momento, secondo le fonti ufficiali, l’app IO è stata installata da poco più di 39 milioni di persone.
MDC: “Serve forte azione di alfabetizzazione digitale”
Il Movimento Difesa del Cittadino sottolinea però anche le criticità di questo processo. Intanto l’accesso all’App IO può risultare complicato per le procedure di autenticazione richieste, Spid o Cie (Sistema Pubblico di Identità Digitale o Carta d’Identità Elettronica) specialmente per la popolazione meno avvezza all’uso di strumenti digitali avanzati.
“Un altro aspetto fondamentale da considerare – afferma l’associazione – è il rischio che la digitalizzazione, se non accompagnata da continue ed efficaci campagne informative, possa escludere intere fasce generazionali”.
Sostiene l’avvocato Francesco Luongo, esperto del Movimento Difesa del Cittadino: «La digitalizzazione rappresenta un’opportunità straordinaria per semplificare la vita dei cittadini, ma deve essere accompagnata da una forte azione di alfabetizzazione digitale. Senza un adeguato supporto e formazione, rischiamo di lasciare indietro non solo le fasce più deboli, ma anche una parte considerevole della popolazione che non ha familiarità con queste tecnologie. È cruciale che vengano implementate campagne informative efficaci per garantire che tutti i cittadini possano beneficiare dei vantaggi della digitalizzazione».
Il punto diventa allora la formazione e l’educazione digitale dei cittadini. Tanto più in Italia, paese che certo conta non pochi problemi in questo campo. Secondo dati Istat, nel 2021 poco meno della metà (45,7%) delle persone di età compresa tra 16 e 74 anni residente in Italia aveva competenze digitali almeno di base. L’Italia è al quartultimo posto in Europa e in ritardo rispetto ad altri paesi.